LECCE (di Carmen Tommasi) – Da eroe indiscusso degli Euro 2016 a inutile montato spaccone. Da bomber di razza a ragazzone viziato, quasi spocchioso. Dalle giocate di lusso e dai gol importanti a delle critiche giustificate (e non) che hanno trasformato da sogno ad incubo, la serata del big match contro la Germania di Graziano Pellè. Partita valida per la semifinale e persa ai rigori, complice anche un errore del salentino. Si può anche sbagliare un penalty, certo che questo può succedere: la sfera è rotonda e il calcio non è una scienza esatta, ma ciò che ha infastidito enormemente l’Italia intera è stato il gesto dell’attaccante nei confronti del portierone Manuel Neuer che, agli occhi di tanti tifosi azzurri e non solo, è sembrato superficiale, ingenuo ed inopportuno (così come non è piaciuto l’atteggiamento e la “figuraccia” fatta da Simone Zaza).
IDEACCIA – L’attaccante azzurro, di Monteroni e cresciuto nel settore giovanile del Lecce, va sul dischetto e viene ripreso dalle telecamere mentre sembra dire al portiere: “Te la tiro lì, ti faccio il ‘cucchiaio'”. Ma, purtroppo, la conclusione è da dimenticare e l’Italia perde l’occasione di allungare il vantaggio che aveva momentaneamente conquistato con Insigne e Barzagli, poi gli errori del salentino e di Bonucci hanno rimesso in corsa gli avversari. Si è andati ad oltranza fino al nono tiro. Darmian sbaglia, Hector segna. Fa festa e sorride la Germania, mentre agli azzurri restano solo gli applausi, la disperazione dell’eroe della serata Gigi Buffon e l’azzurro stranamente “spento” degli occhi dell’altro leccese, il ct Antonio Conte che ha salutato commosso la sua Nazionale dichiarando “Questo non è un addio, ma un arrivederci”. Eh già, c’est la vie: è il calcio e c’è già un’altra partita da giocare e un altro campionato da vincere.