Solo 1-1 tra Cosenza e Benevento, Lecce: “ahi, ahi ahi” e anche il Foggia è secondo

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Braglia
Piero Braglia, allenatore U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Un campionato incredibile, un girone C vietato ai deboli di cuore. Appassionante, combattuto e tutto da decidere a sole quattro partite dalla fine della stagione. Nel posticipo del lunedì sera, valido per la 30esima giornata,  il Cosenza fa mezzo sgambetto al Benevento: finisce 1-1 per un pareggio in rimonta della capolista con Mazzeo su rigore che risponde al vantaggio di Cavallaro al 41′ del primo tempo. Periodo non roseo, dopo 18 risultati utili di fila, da due partite per il Lecce di Piero Braglia: dopo la sconfitta interna col Matera, sabato con la matricola Akragas finisce a reti inviolate sempre al “Via del Mare”: nel primo tempo ci provano Di Piazza, Moscardelli e Salandria, ma sono tutti troppo imprecisi e poco spigolosi sotto porta. Nella ripresa i padroni di casa fanno la partita e alzano il baricentro, ma la rete sembra stregata. Il tecnico giallorosso a fine gara ha dichiarato: “Se continuiamo così non faremo nemmeno i playoff” e i tifosi iniziano a mugugnare con la paura che vada male anche dopo la quarta stagione di fila nell’inferno della Lega Pro.

RIECCO ROMANIELLO – Fa il suo dovere, invece,  il Foggia di De Zerbi che manda k.o la Casertana: i satanelli salgono al secondo posto, a quota 56 punti  a -4 dal Benevento e a pari punti con il Lecce. I campani restano fermi così a 53 e sulla panchina è tornato mister Nicola Romaniello, che oggi dirigerà il primo allenamento. Ha aperto le marcature il solito Iemmello per il Foggia all’8′ del primo tempo, grazie ad uno svarione della difesa avversaria. Nella ripresa, al 9′, è arrivato il pareggio di Giannone direttamente da calcio di punizione. Nel finale, il Foggia resta in 10 (rosso per Agnelli) ma Iemmello chiude lo stesso i conti su calcio di rigore (fallo di Bonifazi su Di Chiara).  Mentre Olivera segna la rete dei tre punti con un sinistro al volo per il suo Catanzaro che sale a quota 34 punti in classifica, con la Paganese che resta a 38.

IL DERBY – Sono bastati solo otto secondi per sbloccare l’atteso derby lucano tra Matera e Melfi: è stato il gol più veloce nella storia della Lega Pro e dei campionati professionistici italiani. Lo ha segnato Luigi Canotto, baby esterno classe ’94 del Melfi, che ha “ferito” la porta del Matera dopo pochi istanti il fischio d’inizio decretato dall’arbitro Rossi di Rovigo. Il match si è concluso 3-2: dopo Canotto, in rete Intantino per il Matera, Longo riporta avanti i gialloverdi. Nella seconda frazione di gioco, Soumarè per il 3-1, Infantino segna l’utimo gol del match. Matera che si ferma a 48 punti, il Melfi sale a 28.

MORIERO OK – Il Catania, infine, soffre e non poco contro la Lupa Castelli Romani, fanalino di coda del girone C di Lega Pro. La squadra di Moriero, però, riesce con un 1-0 ad incassare comunque i tre punti. Il gol decisivo lo segna Plasmati di testa che sfrutta al massimo il cross di Garufo a cinque dalla fine. I siciliani salgono a quota 32 punti in condominio con il Monopoli che con un secco 1-2 batte fuori casa l’Ischia. Tra le mura amiche il Martina Franca (due espulsi) perde il derby pugliese a favore della Fidelis Andria: il 3-0 lo firmano Strambelli, Cortellini e Cianci. Undicesimo posto per la Juve Stabia che manda k.o., in rimonta,  il Messina (prossimo avversario della squadra di Braglia domenica pomeriggio): apre Scardina, poi Favasuli segna due volte dal dischetto per le “sue” vespe. Ci sono ancora 12 punti da assegnare e tutto può ancora succedere sia in chiave primo posto, che sulle “situazioni” play-off e play-out. Una stagione ormai al capolinea, ma che sicuramente riserverà della sorprese: gradite per alcuni e spiacevoli per altri.

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