Sticchi Damiani a TeleRama: “Era importante dare continuità”

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LECCE – Al termine della gara tra Empoli e Lecce finita in parità con il risultato di 1-1, abbiamo raccolto le impressioni a caldo del presidente dell’US Lecce Saverio Sticchi Damiani.

Presidente intanto il Lecce continua a muovere la classifica e questa è sicuramente la nota positiva. Era una partita che si poteva anche vincere questa secondo lei?
” Ma diciamo subito che sicuramente non è stato il miglior Lecce della stagione, diciamo che è stata una serata in cui la squadra ha fatto un po’ fatica. Il lato positivo che in una serata in cui non c’è il miglior Lecce si faccia comunque un pareggio importante peraltro fuori casa contro una diretta concorrente”.

È importante dare continuità anche nelle giornate storte, l’importante è non fermarsi e sotto questo aspetto la squadra sta facendo quello che dovrebbe fare una squadra che punta a salvarsi.
“Si esatto. Muovere la classifica non è mai facile in serie A, perché è frequente incappare in sconfitte consecutive. Comunque fare punti, riuscire a fare anche un punto ripeto quando non ci si esprime al meglio ha già un valore. Eravamo passati in vantaggio con un gol abbastanza rocambolesco però a quel punto fossimo stati un po’ più scafati, più furbi, era uno di quei casi che diciamo non rientrano nel nostro DNA e si poteva portare a casa una vittoria magari sporca, non completamente meritata. Ma io non ricordo che il Lecce abbia portato mai a casa vittorie che non siano super legittimate dalla prestazione”.

Un’ultima domanda: cos’è che non Le è piaciuto di questa squadra questa sera?
“Non lo so, i cambi non hanno sortito l’effetto sperato. Io spero che chi entra in campo entri sempre con la massima determinazione possibile, com’è sempre stato. Fin’ora i cambi hanno sempre determinato una scossa positiva per la squadra, nelle ultime due gare non hanno inciso particolarmente e speriamo che questo trend si inverta e si ritorni alla fase in cui chi entra dalla panchina determinava e spesso ci faceva raggiungere il risultato “.

M. Vecchio

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