Ospite della puntata numero 1637 di Piazza Giallorossa, il capitano dell’US Lecce Morten Hjulmand. Queste le sue parole in diretta.
MILANO – A Milano abbiamo disputato un’ottima partita e in queste gare sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Se ci fossimo portati in vantaggio con Banda (in occasione del palo) secondo me avremmo parlato di un’altra partita. San Siro è straordinario e giocare partite di questo calibro in stadi del genere è sempre bellissimo. E poi è stato bellissimo, come sempre, vedere i nostri tifosi, fantastici anche nel terzo anello del Meazza. Il mister, per i primi 20 minuti in cui abbiamo faticato a destra, con Leao e Theo mi ripeteva che era compito mio scivolare di più sulla corsia esterna. Alla fine anche lui non era contento del risultato, nonostante una buona prova. Era dispiaciuto.
SIAMO VIVI – E’ stato un periodo difficile anche per noi perché nonostante le prestazioni e l’atteggiamento, sono venuti meno i punti. Non siamo riusciti a portare i dettagli e gli episodi dalla parte nostra. Ma sono molto fiducioso: la squadra c’è, abbiamo tanta qualità, e di certo non molleremo. Vogliamo dare ai nostri tifosi un’altra gioia immensa.
CHIFFI – Con l’arbitro ho discusso molto in occasione del rigore fischiato al Milan: ho visto subito che Baschirotto aveva preso prima la palla. Non ho perso tempo a farlo notare al direttore di gara. In generale cerco di non mancare di rispetto all’arbitro, anche per non rischiare ammonizioni. Su questo aspetto sono migliorato nel tempo.
DISCORSO AI COMPAGNI – Prima di ogni partita faccio sempre un discorso, in italiano, ai miei compagni. Per me è un grande onore essere capitano: questa città è diventata la mia seconda casa. Proverò sempre ad essere Hjulmand, giocatore del Lecce, che dà una mano ai compagni.
IL CENTROCAMPO – L’innesto di Oudin nella linea mediana mi da una grande mano. Lui ha caratteristiche differenti, è molto più offensivo e riesce a dare un altro apporto alla squadra. Non voglio parlare solo di me: nelle ultime settimane siamo calati di rendimento, nonostante qualche buona prova. Le gare dove non si rende al massimo fanno parte del calcio.
LEADER – Mi sono ritagliato questo spazio lavorando duro, dando il massimo ogni giorno. Il mister ha deciso di assegnarmi la fascia e io cerco di ripagare questa fiducia.
UMTITI – E’ un altro leader di questo gruppo, per esperienza e personalità.
NAZIONALE – Non ho ancora debuttato con la magli della mia Nazionale, ci sono tanti grandi giocatori in rosa. Io lavoro aspettando il mio turno che, secondo me, arriverà. Da giovane ho avuto tanti allenatori che mi hanno insegnato tanto e non me la sento di ringraziarne uno in particolare. Non seguivo molto il calcio italiano prima di arrivare qui, seguivo molto la Premier. Un mio modello? Brozovic quando si abbassa per gestire palla.
IL GOL – Mi manca il gol che spero arrivi quanto prima, magari già venerdì. Ma la gioia personale passa in secondo piano: l’importante è il bene della squadra.
TIFOSI – Nell’ultima partita in casa è arrivata una contestazione; noi in campo cerchiamo sempre di fare il meglio e secondo me la voglia di lottare l’abbiamo sempre dimostrata. E’ normale che il tifoso vuole sempre vincere perchè ama il Lecce. Ai tifosi dico di stare tranquilli: noi faremo di tutti per arrivare al traguardo il prima possibile. I cori ci stanno: il periodo non è stato facile nemmeno per noi. Ma restiamo uniti e non molliamo: venerdì sarà importantissimo il loro supporto.
UDINESE – Dobbiamo prepararla al meglio, studiare pregi e difetti degli avversari. Faremo tanto lavoro di analisi dell’avversario: il supporto del pubblico sarà fondamentale.