Ospite della puntata numero 1615 di Piazza Giallorossa, il vicepresidente dell’Us Lecce Corrado Liguori. Queste le sue parole in diretta.
SODDISFAZIONE – Questo 2022 non poteva finire meglio di così. Abbiamo festeggiato i nostri primi 7 anni alla guida del club: il sorriso c’è sempre perché, a prescindere dal risultato, dà soddisfazioni. Una squadra costruita in un mese e mezzo, giovane, piena di scommesse. Ora sono sulla bocca di tutti le vittorie contro Atalanta e Sampdoria, ma non dimentichiamo come è arrivata la sconfitta all’esordio contro l’Inter, i pali contro Udinese e Juventus, il successo a Salerno, il rosso di Hjulmand a Roma e molto altro. A Bologna abbiamo avuto un mini blackout: dopo il KO contro la Juve ne ho sentite di tutti i colori, ma ci sono anche gli avversari. Una cosa però è certa: in queste 15 giornate non siamo mai stati nella zona rossa. La squadra è crescita settimana dopo settimana, anche in fatto di malizia. Non dimentichiamo che siamo la rosa più giovane d’Italia e ci vuole coraggio.
UNITA’ – L’unità e la compattezza dell’ambiente è fondamentale, nei momenti belli e in quelli più difficili. La squadra c’è, ma non è ancora al completo: è necessario restare uniti attorno ai ragazzi. Non oso immaginarie se anziché del Verona le avessimo perse noi 10 gare di fila. Eppure può succedere. Sembra un discorso ridondante, ma è la verità: la Serie A è questa. I ragazzi hanno sempre sudato la maglia e il mister è un maestro di calcio, soprattutto per come sta facendo crescere i più giovani. Le punte centrali sono a quota 6 gol, così come gli esterni. Poi la difesa è stata perfetta. Abbiamo raggiunto un certo equilibrio da non sottovalutare: è normale in A che una squadra come il Lecce vada sotto. A Bologna hanno influito una serie di fattori, anche di tipo fisico.
EQUILIBRIO – Io sono una persona equilibrata. Sui social non è stato bello leggere cose in alcuni momenti e credo che alcuni tifosi vadano educati sotto certi punti di vista. Altrimenti qualcuno tra qualche settimana ci potrà chiedere di andare in Europa. Il calcio va spiegato. Il Lecce è stato costruito per salvarsi all’ultimo minuto dell’ultima giornata.
SOCIETA’ SANA – Il calcio andrà nella direzione della sostenibilità, per creare maggiore equilibrio e premiare chi è più virtuoso. Anche in campo. Ho letto le dichiarazioni del Ministro Abodi circa la volontà del Governo di distribuire le risorse in base alla virtuosità di spesa. Noi ci fregiamo di una direzione tecnica oculata e attenta alla sostenibilità. Siamo una società che ha un basso monte ingaggi, ma che comunque spende oltre 40 milioni per sostenere i costi del campionato. A dicembre ci saranno delle scadenze importanti, comprese le spese differite negli anni precedenti. Noi arriviamo sereni a queste scadenze. Oggi la compagine societaria sta bene come sta e non ci sono novità ulteriori in tal senso. Siamo un gruppo coeso e compatto che sa stringersi attorno alla squadra nei momenti di difficoltà. Le critiche non ci possono scalfire.
SOSTA – La sosta è una vera incognita. Adesso i ragazzi riposeranno un po’ mentre noi stiamo strutturando la ripresa. In questi casi può succedere di tutto: noi cercheremo di sfruttarla al meglio. A differenza della sosta di tre anni fa pre covid, questa è preventivata, dai tempi certi e più strutturata. Dovremmo trasformare questo periodo in un alleato.