Ospite della puntata numero 1613 di Piazza Giallorossa, il Responsabile del Settore Giovanile dell’US Lecce Gennaro Delvecchio. Queste le sue parole in diretta.
SEGNALI – La prestazione di Udine fa certamente ben sperare. Sono arrivati dei segnali importi da cogliere e da cui ripartire, già da mercoledì quando affronteremo un avversario difficile, di valore, ma che proveremo a sorprendere. Abbiamo espresso oltre 60 minuti di calcio di alto livello, con cattiveria e organizzazione. Il centrocampo ha girato a dovere: siamo andati a Udine con la consapevolezza di poterla giocare contro chiunque. Anche contro la Juve abbiamo detto la nostra, perdendo su un episodio. Ma per salvarsi ricordiamoci che le partite si vincono anche giocando non al top.
SINGOLI – Se devo fare il nome di qualcuno, voglio elogiare Joan Gonzalez. E’ un ragazzo che oltre ad avere grandi giocate, ha anche personalità da vendere. E’ sempre freddo e lucido, riesce sempre ad inventarsi qualcosa: lo faceva vedere già in Primavera. Tra i giovani poi c’è Colombo: il ragazzo avrà un grande futuro. Banda? Non ha ancora trovato la continuità, ma sono certo che potrà darci quel qualcosa in più.
NERVI SALDI – Nei momenti in cui non tutto gira per il meglio, il gruppo forte, sano ed equilibrato può fare la differenza. Poi dietro c’è un lavoro certosino che va avanti dal primo giorno del ritiro. Così facendo, basta poco per riprendere la marcia. Udine è stata preparata al meglio dal mister e dal suo staff. L’organizzazione messa in campo la dice lunga.
SETTORE GIOVANILE – Sul Settore Giovanile il lavoro è metodico. Gonzalez è l’esempio di quello che è il nostro percorso: è arrivato in prima squadra e all’inizio era giustamente disorientato. Poi ci ha messo davvero poco ad ambientarsi. Spero che qualcun altro al più presto possa fare il suo stesso percorso: qualche profilo importante in Primavera c’è. Berisha, Vulturar, ma anche Dorgu. Per arrivare in prima squadra serve essere svegli: nel calcio ci oggi anche i più bassi giocano ad alti livelli. La forza caratteriale è fondamentale. Siamo soddisfatti del percorso intrapreso: in questo momento abbiamo setacciato il Salento intero per far sì che i migliori vengano da noi. Poi il calcio è cambiato: prima l’aspirazione massima era il Lecce, oggi le distanze si sono azzerate. Se non riusciamo a prenderli qui, guardiamo oltre, anche all’estero dove prende un 14enne è molto meno difficile rispetto all’Italia. Il lavoro qui è ricominciato da pochi anni: negli anni della Lega Pro era impossibile fare Settore Giovanile. Non dimentichiamo poi che abbiamo dei ragazzi in prestito che giocano in C o in B, come Monterisi che si sta ritagliando il suo spazio nel Frosinone.
ATALANTA – Avversario terribile e temibile, ma non dobbiamo guardare la classifica. Noi dovremmo giocarci le nostre carte a testa alta, sono certo che mister Baroni anche stavolta studierà al meglio.