Un avvio di stagione complicato come non mai, l’addio doloroso con Sinisa Mihajlović e una scossa affidata a Thigo Motta che però tarda ad arrivare. Per il Bologna è tanta la fatica in questa prima parte di campionato che rischia di condannare i rossoblu ad una stagione di sofferenza, in cui lottare per la salvezza davvero fino alla fine.
7 punti in classifica, una sola vittoria e cinque sconfitte: bottino magro per gli emiliani che dopo dieci giornate hanno già conosciuto due avvicendamenti in panchina. Dopo sei giornate e solo tre pareggi, la dirigenza felsinea ha deciso di esonerare Sinisa Mihajlović, già alle prese con le sue battaglie personali. Un addio discusso, parecchio chiacchierato, tanto per trovare il sostituto non è stato semplice per il DS Marco Di Vaio, tanto che prima dell’annuncio della nuova guida, la squadra è stata affidata al tecnico della primavera Luca Vigiani. Esordio col botto per lui che, nel suo brevissimo interregno, ha centrato quella che è ad oggi l’unica vittoria del Bologna in campionato, in casa contro la Fiorentina.
Poi l’arrivo di Thiago Motta reduce dall’avventura sulla panchina dello Spezia. La scossa però non è arrivata, o almeno non è stata immediata perché nella gestione Motta il Bologna ha patito tre sconfitte ed un pareggio, nello scontro diretto contro la Sampdoria. Nell’ultima giornata è arrivato il KO di Napoli, dove però i rossoblu non hanno sfigurato. Tutt’altro. Il 3 a 2 del Maradona ha lasciato l’amaro in bocca al Presidente Joe Spalluto al termine di una prestazione di vero cuore.
4-2-3-1 il modulo di Thiago Motta dove l’uomo di riferimento è senza dubbio Marko Arnautovic. Il bomber dalle origini serbe è il capocannoniere della sua rosa con sei reti messe a segno nelle prime sei giornate: poi il digiuno che dura da esattamente un mese, fino alla lombalgia che lo ha costretto a saltare l’ultima sfida contro il Napoli. Le sue condizioni per l’impegno contro i salentini saranno tutte da valutare, anche se mister Motta sa di poter contare sul suo vice Joshua Zirkzee. L’olandese nell’ultimo turno, alla sua prima da titolare, è andato in rete per il momentaneo vantaggio bolognese in Campania.
Le altre certezze sono Skorupski tra i pali, De Silvestri, Lucumi, Bonifazi e Lykogiannis in difesa, Cambiaso, Soriano e l’arcigno Medel a centrocampo, mentre in avanti occhio anche a Musa Barrow e Nicola Sansone.
Il Bologna segna in media un gol a partita, 10 in 10 gare, ma subisce più del dovuto: 17 reti al passivo. Al Lecce il compito di aggravare il passivo dei rossoblu.