Ospite della puntata numero 1607 di Piazza Giallorossa, l’attaccante del Lecce Gabriel Strefezza. Queste le sue parole in diretta.
IL GOL VITTORIA – L’infortunio è ormai alle spalle, per fortuna. Sono tornato a disposizione a Salerno e ho ripreso a pieno la forma fisica. Ho accelerato per recuperare perché volevo tornare in campo il più presto possibile. Soprattutto dopo la gara contro il Monza mi sentivo ancora più carico. A Salerno avevo voglia di spaccare la partita e la sostituzione ritardata di qualche minuto mi ha fatto penare (ride!). Me lo sentivo che avrei fatto bene.
IN CAMPO – In settimana alleniamo tanto la fase difensiva e in campo sappiamo cosa dobbiamo fare. Tutti corriamo a 100 perché in Serie A la fase difensiva è fondamentale. La mia posizione in campo? Già dal ritiro il mister mi diceva che in A giocare troppo largo avrebbe significato giocare pochi palloni. Ecco perché gioco un po più al centro, lavoro molto su questo. Il tutto per sfruttare anche l’inserimento del terzino e delle mezze ali.
SOSTA – E’ un martello, sempre sul pezzo. Ci tiene sempre in tensione, anche durante la sosta. Non possiamo sgarrare altrimenti il mister ci martella! Da questo punto di vista lui è il top.
OBIETTIVO – Superare i 14 gol dello scorso anno sarà difficile. Il mio obiettivo è arrivare alla doppia cifra e spero tanto di riuscirci per il bene del Lecce.
EPISODI – Prima di Salerno siamo sempre stati sfortunati con gli episodi, penso ai gol presi contro Torino e Sassuolo. Nell’ultima giornata, finalmente, ci è girato tutto bene. Siamo comunque usciti sempre a testa alta, anche nelle sconfitte. La squadra è giovane e tutta nuova e nonostante questo stiamo facendo bene sin da subito. La strada è lunga e bisogna solo pensare a lavorare.
LEADER – Nello spogliatoio i leader sono tanti. Da Hjulmand a Tuia, da Dermaku e anche un po io’ che sono sempre pronto a scherzare e a dare qualche consiglio. Il capitano sta facendo molto bene.
NAZIONALE – Giocare in nazionale sarebbe un sogno. Per me sarebbe bellissimo giocare per gli Azzurri: sono brasiliano, ma sono in Italia da 7 anni, le mie figlie sono italiane e per me sarebbe il massimo. Da piccolo ho sempre tifato per il Corinthians e quando posso seguo le loro partite. Il mio idolo da bambino? Sicuramente Cristiano Ronaldo. L’ho sempre seguito e per me è il numero uno al mondo.
CRESCITA – il 4-3-3 è il mio modulo, dove mi trovo meglio. Baroni mi ha dato la fiducia che negli altri anni non avevo e questo è stato fondamentale. Gioco libero mentalmente e questo mi aiuta tanto. Qui mi trovo benissimo e non ho mai pensato di andare via da Lecce, nemmeno per un secondo. Sono sereno e qui mi sento a casa.
BANDA – Banda è un ragazzo molto bravo, velocissimo come pochi. Anche in settimana ci siamo allenati sui tiri in porta io e lui: ho dato qualche consiglio su questo. Ha bisogno di fiducia e poi sarà devastante. Colombo? Ha dei colpi niente male, tira fortissimo.
CREMONESE – Sarà una gara importantissima e difficilissima. Sono queste è partite più toste: uomo su uomo a tutto campo. Contro la Lazio è stata una gara a senso unico, ma la Cremonese non gioca male dopo un mercato importate.