Doppia trasferta in meno di una settimana al cospetto di due delle migliori squadre di questo avvio di campionato, entrambe al momento al primo posto con 7 punti. Per il Lecce, dopo l’ostacolo Empoli, si profila una settimana dall’altissimo coefficiente di difficoltà con le trasferte di Napoli e Torino, sponda granata.
Veri e propri monti da scalare per i giallorossi che nell’infrasettimanale saranno di scena al “Maradona”, ospiti di un Napoli che ha iniziato come uno schiacciasassi con 9 reti messe a segno nei primi 180 minuti di campionato. Nell’ultimo turno è arrivo un insolito 0 a 0 sul campo della Fiorentina, ma un 0 a 0 tutt’altro che noioso.
Per i partenopei questa è stata l’estate di una nuova rifondazione: le partenze dei vari Insigne e Koulibaly hanno avuto il sapore di essere all’anno zero per i tifosi che però hanno potuto lustrarsi gli occhi con i nuovi sostituti, il coreano Kim ma soprattutto con il georgiano Kvaratskhelia, pescato dalla Dinamo Batumi ma che ha già avuto un impatto devastate con la Serie A, capace di mettere a segno tre reti nelle prime tre uscite.
Ma non solo. Alla corte di Luciano Spalletti sono arrivati anche Anguissa, Simeone e Raspadori che innalzano il tasso qualitativo di Osimen e compagni. Mercato finito? Tutt’altro perché il presidente De Laurentiis studia il colpaccio: voci sempre più insistenti, infatti, vogliono Cristiano Ronaldo all’ombra del Vesuvio.
Come fermare il Napoli? Chiedere proprio al Lecce che l’ultima volta riuscì a sbancare l’arena di Fuorigrotta con uno storico 2-3 firmato da Mancosu e dalla doppietta di Lapadula.
Ci si affiderà alla kabala anche lunedì prossimo quando è in programma la trasferta allo stadio Olimpico di Torino. La truppa di Baroni affronterà un Toro indiavolato, ancora imbattuto in questo primo scorcio di campionato e attualmente a quota 7 punti in classifica. Una partenza sprint da parte degli uomini di Ivan Juric che ricorda proprio quella di tre stagioni fa, quando alla terza giornata di campionato fu proprio il Lecce a infliggere il primo KO stagionale ai granata allora guidati da Mazzarri, puniti dalle reti di Farias e Mancosu.
Il Torino stavolta viaggia davvero a gonfie vele: concreto e senza fronzoli, il 3-4-2-1 dei piemontesi mette in risalto soprattutto le doti della linea mediana, andata in rete con Radonjic e con i nuovi arrivati Miranchuk e Vlasic. In attacco occhio a Sanabria e Pellegrini, mentre è fuori rosa Simone Verdi. E chissà se il suo immediato futuro non possa tingersi proprio di giallorosso.