LECCE – A presentare il difensore Federico Baschirotto è stato il direttore generale dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino:
“L’arrivo di Baschirotto dimostra che anche noi guardiamo ai campionati inferiori e a calciatori italiani. Andiamo cercare queste potenzialità. Quello di Baschirotto è un profilo importante, con dei numeri interessanti. Dei calciatori più affermati i numeri si conoscono. Non è così quanndo si tratta di giocatori come Baschirotto. Io e Trinchera abbiamo tenuto conto di diversi aspetti: è dotato fisicamente per essere un terzino. Sa difendere e attaccare. È un ragazzo acquisito a titolo definitivo. All’Ascoli ha fatto bene. Dalla Serie C è riuscito ad arrivare in Serie A e i suoi progressi non sono passati inosservati. Ha collezionato 30 presenze in Serie B e 4 gol: non è facile per un terzino destro. Nelle due fasi si propone sempre sfruttando anche la sua altezza. Preciso nei passaggi con una precisione del 78 per cento. Non è per niente falloso: solo quattro ammonizioni e nessun rosso. Sono numeri che non sono passati inosservati. Sono convinto che non deluderà noi e i nostri tifosi”
È partito da un piccolo comune, Isola della Scala, di 11mila abitanti della provincia di Verona per inseguire i sui sogni, ecco Federico Baschirotto, 25 anni, fino a due anni fa giocava in serie C, poi l’esperienza ad Ascoli e adesso è alla corte di Baroni per giocarsi un posto da titolare in serie A. Questa mattina è stato presentato nella sala stampa dello stadio Via del Mare.
È un ragazzo che viene dal mondo del lavoro, la sua famiglia, ha un’azienda agricola e si occupa dell’allevamento del bestiame, alla quale si dedica anche lui appena possibile insieme agli altri 5 componenti compresa la madre.
SENSAZIONI – “Le sensazioni sono positive – dichiara il difensore -, sono ambizioso, non bisogna mai accontentarsi. La Serie A è un campionato difficile, ma potremo dire la nostra perché ci faremo trovare pronti. La Serie A non arriva sempre, è stata una grande emozione. Sono orgoglioso di quello che ho fatto in questi anni. La chiamata non me l’aspettavo, ma ci ho sempre creduto. Se non credi non arrivi”.
MISTER TAURINO – “Taurino alla Viterbese mi ha aiutato tanto per fare il salto in Serie B, che poi è arrivato. E poi grazie a Corvino e al Lecce sono arrivato in A. Non vedo l’ora di misurarmi con tutti, ogni partita la giocherò alla morte per poter migliorare e ambire sempre di più”.
I TIFOSI DEL LECCE – “Il calore del tifo salentino ho avuto già modo di conoscerlo, da avversario, i tifosi sono molto attaccati alla maglia, mi fa molto piacere. Ci aiuteranno molto e mi fa piacere far parte di questa famiglia”.
ESORDIO CON L’INTER IN CAMPIONATO – “Non dobbiamo scendere in campo pensando già ad una sconfitta. Andremo in campo per vincere anche se sappiamo che è una grandissima squadra. Non dobbiamo demoralizzarci”.
NUMERO DI MAGLIA E IDOLO – “Negli ultimi anni ho sempre avuto il sei, voglio quello perché siamo in sei in famiglia. Il mio idolo? Sono un difensore a cui piace segnare, come Sergio Ramos”.