LECCE – Il presidente Saverio Sticchi Damiani, alla vigilia della gara col Cosenza di domani pomeriggio, ha tenuto una conferenza stampa parlando a 360 gradi del cammino del Lecce e delle prospettive future della società, evidenziando l’ottimo lavoro svolto da Pantaleo Corvino, Stefano Trinchera e dall’allenatore Marco Baroni.
GRANDE MERITO A BARONI – “A nove partite dal termine la vera sorpresa del campionato è il Lecce. Gli allenatori delle squadre avversarie mistificano la realtà indicandoci come la squadra che dovrebbe ammazzare il campionato. Noi, con diversi giocatori senza esperienza in B, stiamo tenendo botta. Pensate al centrocampo schierato contro il Brescia. In attacco avevamo Rodriguez, un 2001; in porta Plizzari, un 2000. Andate a vedere i cambi effettuati da Inzaghi. O quelli operati dal Monza. Abbiamo fatto sul mercato scelte spericolate e se il campionato finisse oggi saremmo in Serie A. Grande merito va a Baroni e al suo staff”.
I NOSTRI TIFOSI OLTRE OGNI OSTACOLO – “Se dovesse arrivare la promozione sarebbe una boccata d’ossigeno per la società, sarebbe il coronamento di un sogno di tutto un territorio che mai mi sarei aspettato ci fosse così vicino in momento così delicato. Vedo gli altri stadi tristemente vuoti. Noi siamo circondati dall’affetto dei nostri tifosi. La nostra tifoseria sta andando oltre ogni ostacolo. In trasferta facciamo registrare il sold out in pochi minuti. Rispetto all’anno di Serie B c’è un calo del 45%. I nostri nostri numeri attuali non li ha nessuno. E poi questo territorio non ha nulla da imparare: quando vuole, sa uscire da ogni schema di provincialismo. Spero che il club possa essere al passo con esso”.
RUSH FINALE – “Con sei squadre in cinque punti può succedere di tutto. Però è stato fatto un grande lavoro. Abbiamo il miglior attacco, la seconda migliore difesa. Il capocannoniere è un nostro giocatore, e pure il vice. Il 95% della rosa è fatta di giocatori di proprietà”.
MERCATO – “Il mercato di gennaio è di riparazione. Coda e Strefezza li abbiamo presi a luglio. A gennaio la rosa è stata puntellata: è arrivato un attaccante, Asencio, classe ’98, di proprietà. Anche l’acquisto di Simic ha una sua logica. Altre squadre sono intervenute pesantemente sul mercato perché avevano evidentemente delle lacune che noi non avevamo”.
SETTE ANNI – “Sette anni di cui cinque alla presidenza del Lecce ti cambiano umanamente. È stato un continuo nutrirmi dell’entusiasmo dei tifosi. Anche se non faccio il presidente a tempo pieno. È molto faticoso gestire le due cose insieme”.
CALCIO E COVID – “Fare calcio in tempo di Covid è una follia. La compagine societaria ha sofferto. Dopo la retrocessione in B ci siamo trascinati ingaggi alti. L’anno prossimo sarà l’anno zero: molti contratti di giocatori che non sono con noi, ma ai quali contribuiamo, andranno in scadenza naturale. L’anno prossimo avremo solo contratti di giocatori voluti da questa area tecnica, figli della gestione Corvino-Trinchera”
VOCI SU DE PICCIOTTO – “De Picciotto è venuto alle ultime partite, tranne l’ultima perché era negli Stati Uniti per impegni lavorativi. L’attuale compagine societaria è composta da tre blocchi: il 39% è nelle mani di De Picciotto; io detengo il 31%, il restante 30 è diviso fra gli altri soci: Liguori, Carofalo e Adamo. Se c’è una perdita il socio la ripiana in base alle quote che ha”.
INIZIATIVE E BIGLIETTI STADIO – “Manterremo un prezzo simbolico per donne e ragazzi. Spero avremo lo stadio pieno da qui alla fine. L’iniziativa di donare la maglia storica ai diversamente abili l’ho fatta io, ma è come se l’avessero fatta tutti i miei soci. È stata un’iniziativa pensata all’ultimo momento”.
PRIMAVERA – “Nel campionato Primavera ci sono tre società che non appartengono alla Serie A : Pescara, Spal e Lecce. Tutte le altre godono delle risorse provenienti dalla Serie A. È una sfida impari. Per salvarci dovremo superare club che percepiscono introiti incomparabili”.