LECCE – Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, intervenuto in collegamento telefonico a Piazza Giallorossa, ha raccontato con precisione la cronologia di come è arrivata la sospensione del match di lunedì sera: “Abbiamo avuto venerdì, dopo il solito giro di tamponi molecolari, un primo elemento positivo e abbiamo dovuto ripetere il giro di test domenica. Siamo andati presso la ASL, perché il laboratorio privato era ovviamente chiuso, e in quell’occasione si è riscontrato un nuovo soggetto indeterminato. Abbiamo fatto un ulteriore test, il soggetto si è trasformato in positivo e abbiamo comunicato la situazione alla ASL locale che ha isolato il gruppo-squadra e questo ha comportato la sospensione della partita da parte della Lega B”.
In questo momento il rigore è la migliore soluzione possibile: “Noi avremmo voluto giocare, era tutto pronto. Ormai eravamo in un clima partita. I nostri tifosi erano pronti. I tifosi vicentini avevano affrontato un lungo viaggio. Non ci aspettavamo questa decisione rigorosa, a caldo ho pensato che fosse affrettata, ma oggi a freddo dico che ci può stare. La ASL ha avuto atteggiamento prudente. Vedi la Spal, se avesse avuto una ASL più rigorosa, forse ora non sarebbe scoppiato tutto questo focolaio, che può condizionare anche altre gare di campionato”.
Il numero uno di Via Colonnello Costadura spiega, poi, più nel dettaglio come ha preso la decisione del rinvio del match con i veneti: “È un dato di fatto che quando si esprime un potere dello stato, in questo caso la Asl, prevale sui regolamenti sportivi. Sarebbe utile, però, che le Asl sui dotassero di criteri omogenei. Servono dei criteri omogenei. Le autorità statali prevalgono su quelle sportive e ahimè questo va accettato. All’estero non si fa polemica e si accetta. Poi, si devono scegliere i tempi giusti di recupero. Ora aspettiamo l’assemblea di Lega B, ma non credo che venga sospeso il campionato. Ora a freddo dico che l’atteggiamento rigoroso per il bene pubblico della Asl Lecce vada accettato”.
NO A SOSPENSIONE? – Intanto, la lega Serie B sarebbe orientata a valutare caso per caso ed a non stoppare il campionato cadetto per le prossime due giornate. I casi spinosi di Lecce, Pisa e Monza sono da monitorare assiduamente, ma preoccupa soprattutto la situazione in casa Spal. Sembra, però, improbabile che l’assemblea, in programma giovedì in videoconferenza, decida per un rinvio di tutte le gare, anche perché sarebbe poi complicato recuperare così tante partite durante la seconda parte della stagione, viste anche le soste dovute alla Nazionale. Ecco perché, per adesso, si terranno presenti le singole situazioni e si vedrà l’evolversi, giorno dopo giorno, della pandemia.