LECCE (di Carmen Tommasi) – Un Lecce esplosivo, vincente, vivace e concreto ha battuto l’Ischia Isolaverde lontano dalle mura amiche del “Via del Mare” ed è solo al secondo posto in classifica a meno uno dal Benevento. Il tecnico Piero Braglia e i suoi continuano a fare bene e la voglia di serie B diventa più accesa di partita in partita. Per la rubrica “Le 4 d” -le quattro domande che ogni settimana poniamo al tifoso di turno per sondare lo stato d’animo della piazza attorno a capitan Papini e soci- questa volta abbiamo intervistato Giuseppe Antonaci, fedele appassionato della formazione giallorossa ormai da anni.
Ischia-Lecce 0-3: giallorossi troppo forti per gli avversari?
“Il Lecce a Ischia ha dimostrato di voler vincere la partita e ha colpito quando doveva colpire, contro una squadra nettamente inferiore che è impegnata a salvarsi. Gli anni precedenti queste partite insidiose non si vincevano”.
Doppietta di Davide Moscardelli: l’ex attaccante del Bologna è tornato quello dei tempi migliori?
“Moscardelli sabato si è svegliato. Ha dimostrato che se è in giornata può fare nettamente la differenza in questa categoria mettendo a tacere tutte le critiche che gli stavano arrivando in questo periodo”.
Quali sono i pregi e difetti della formazione di Piero Braglia?
“I pregi di questo Lecce sono tanti, il livello tecnico della squadra è alto, un allenatore preparato che punta al sodo e non dà peso alla spettacolarità del gioco che se c’è ben venga ma non è fondamentale come i tre punti e poi è ritornato l’entusiasmo che non si percepiva da anni. Bisogna stare attenti però ai pericoli che si possono trovare da qui alla fine del campionato, perché una distrazione può costare cara”.
Benevento primo, Lecce secondo: le piace questa classifica?
“Guardando la classifica penso che siamo la squadra più organizzata: adesso il Benevento è primo e noi secondi. In questo campionato il primo posto è stato occupato da più squadre, c’è stato il periodo della Casertana, poi quello del Foggia e adesso da due giornate quello del Benevento. Il nostro periodo si sta avvicinando per poi rimanere, magari, in testa fino alla fine…”.
