LECCE – In casa Lecce è stato presentato il difensore Arturo Calabresi, romano classe 1996, arrivato in giallorosso a titolo definivo. Il direttore Pantaleo Corvino ha fatto gli onori di casa e ha presentato il neo-acquisto. “Pur essendo del ’96 non lo considero un giovane -ha chiosato il dirigente giallorosso -, ha già un buon bagaglio di esperienza. Lo conosco da tempo e l’ho seguito anche nella trafila delle varie Nazionali giovanili, dall’Under 17 all’Under 21″.
ECCO CALABRESI – “A casa mia fin da subito hanno capito che avrei seguito la strada del calcio e non quella del cinema – ha detto -, anche se ho sempre seguito papà impegnato sui vari set. Conosco il campionato di Serie B, è cambiato poco rispetto al passato, sarà imprevedibile. Lo scorso campionato? Ho giocato poco e la preparazione l’ho fatta da solo, ma non ho mai avuto paura che la mia carriera prendesse la via del tramonto. Credo tantissimo nel lavoro e riparto con una fame incredibile. Ringrazio il Lecce per avermi dato questa opportunità. Lecce rappresenta un passaggio molto importante della mia carriera e per il mio percorso. E poi sono di proprietà del Lecce. Qui voglio lasciare un ricordo bellissimo. Corvino e Baroni hanno influito moltissimo sulla mia scelta e mi stanno trasmettendo un grandissimo senso di appartenenza”.
IL RUOLO – “Nasco come centrocampista centrale, poi ho fatto il centrale difensivo e il terzino destro. Posso ricoprire tutti i ruoli di difesa. Le mie caratteristiche sono quelle di difensore, ma so benissimo che per il ruolo che ricoprirò nel Lecce sarò chiamato a spingere, ma questo già mi è capitato in Francia”.
I MISTER – “Inzaghi mi ha fatto esordire in A, sono stato bene e anche all’Amiens con Elsner, che mi ha dato la possibilità di confrontarmi con un calcio diverso, fisico, molto diverso da quello italiano”.
IL COMPAGNO BLIN – “Blin? Eravamo in corsa per la salvezza e purtroppo il campionato fu sospeso a causa della pandemia e fummo retrocessi d’ufficio”.