LECCE – “Ė sicuramente una fortuna, per me, giocare due anni di fila nel Lecce. Anche perché in città con la mia famiglia mi trovo molto bene. È un’esperienza molto positiva. Finire in giallorosso la carriera? È un discorso importante e per questo non me la sento di buttare parole al vento. Sto benissimo e sto vivendo un’esperienza fantastica. Non so cosa succederà nel futuro. Penso solo il presente e in questo momento mi trovo bene sia in campo che fuori”: così il portiere brasiliano Gabriel sulla sue esperienza in giallorosso e nel raccontare il suo rapporto con Lecce città.
LA FEDE E DIO – “Credo in Dio e nell’esistenza di qualcuno che ha il controllo il tutto. Per me Dio è amore, in lui cerco dei principi e dei valori, questo è quello che conta per me”.
LE PARATE – “Non saprei, in questa squadra non c’è egoismo, preferisco parlare dei gol dei miei compagni di squadra, poi magari saranno loro a parlare delle mie parate. Mister Nesta? A Perugia con lui ho ricordi positivi, è campione dentro e fuori dal campo, praticavamo un calcio propositivo. Sarà bello rivederlo, è sempre un piacere incontrare persone con cui sei stato bene”.
SERIE B – “È un campionato molto difficile e molto equilibrato e così sarà fino alla fine. Sarà la somma di diversi fattori a fare la differenza. La mentalità, il livello atletico e la concentrazione, servirà tutto questo per poter fare bene”.
LEADER – “Parlo molto ai compagni durante la partita? Sento di essere una guida nel gruppo, sono qui da due anni, insieme a tanti altri cerco di coinvolgere i giovani per farli ambientare al meglio, così come è accaduto con me quando sono arrivato in Italia al Milan e i più esperti mi aiutavano nei primi periodi. Cerco di replicare con i più giovani tutto ciò che ho imparato in questi anni”.
DAL BASSO – “Costruire il gioco dal basso? Una squadra deve avere delle idee. Penso che nel calcio non esistono ricette vincenti, ma conta avere un’idea di calcio e una squadra pronta a seguirla. Noi abbiamo una nostra idea e la perseguiamo in un certo modo. Gli errori fanno parte del gioco, si può sbagliare ma l’importante è andare avanti e non venire meno alle proprie convinzioni”.
I BABY PRESENTI IN ROSA – “Nei giovani rivedo me stesso quando arrivai al Milan, mi fa piacere poterli aiutare. Oltre alla qualità serve una certa mentalità e lo spirito di sacrificio per poter arrivare a certi livelli. Il potenziale c’è ed è importante”.