LECCE (di M.Cassone) – Ieri ha esordito Raffaele Alcibiade con la maglia del Lecce, appena arrivato, ha calcato il manto erboso del Via del Mare, convincendo tutti. È stata una delle belle sorprese che il pomeriggio ha regalato ai tifosi giallorossi. Per conoscerlo meglio abbiamo intervistato Marco Rossi, il mister dell’Honved, che l’ha allenato. Marco Rossi da calciatore ha vestito le maglie di Torino, Catanzaro, Brescia, Sampdoria, del club messicano America, del Francoforte e poi Piacenza, Ospitaletto e Salò. Una vita spesa tirando calci ad un pallone, prima di diventare un allenatore. Ha allenato Lumezzane, Pro Patria, Spezia, Scafatese, Cavese e ora è in Ungheria all’Honved.
- Lei ha avuto Raffaele Alcibiade nell’Honved, ieri ha esordito con una buona prestazione in una gara difficilissima, ci dica che calciatore è Alcibiade?
«Alcibiade è un difensore eclettico che può adattarsi a tutti i ruoli di difesa, in qualsiasi sistema di gioco. Centrale di destra o in mezzo è sicuramente la collocazione migliore per lui. È dotato di buon fisico e discreta velocità, senso della posizione e dell’anticipo. Ha anche buoni piedi».
- Secondo lei potrà fare bene nel Lecce? Dopo tanto girovagare potrebbe fermarsi nel Salento?
«Nel calcio, come nella vita, spesso la fortuna e/o le circostanze giocano un ruolo importante. Ma credo che se uno vale davvero, prima o poi arriva dove merita. Forse Raffaele ad un certo punto, qui in Ungheria, ha perso motivazione e concentrazione e le sue prestazioni ne hanno risentito. Penso e gli auguro che possa fare bene col Lecce e con Braglia, che conosco bene e che può farlo crescere ancora sotto l’aspetto mentale soprattutto, che come le dicevo è quello che lo ha un po’ penalizzato fin qui».
- Se dovesse dare un consiglio ad Alcibiade, oggi, quale sarebbe?
«Non ci sono consigli particolari. Essendo un ragazzo intelligente saprà far tesoro degli errori commessi. E poi Lecce è una grande piazza che da grandi motivazioni e lo può portare nel calcio che conta».