LECCE (di M.Cassone) – Ci siamo, l’attesa è terminata, è arrivato il giorno della sfida. Lecce e Foggia si incontrano e scontrano. Piero Braglia e Roberto De Zerbi: il “vecchio” volpone difensivista e il giovane delfino offensivista. Sugli spalti ci saranno quasi 18000 spettatori, tra i quali 800 foggiani (tanti sono i tagliandi messi a disposizione). In campo ventidue calciatori, alcuni (da entrambe le parti) di ben altra categoria. Il terreno di gioco è in ottime condizioni. Gli ingredienti ci sono tutti per assistere ad uno spettacolo come pochi in una categoria che va stretta ad entrambe le piazze.
Gli allenatori in conferenza stampa hanno elogiato entrambi la squadra avversaria, entrambi hanno fatto tattica psicologica ma siamo certi che ognuno di loro sogni soltanto lo scalpo (sportivo) dell’altro. Sarà una partita a scacchi durante la quale il minimo errore costerà caro, l’importante sarà farne il meno possibile.
Per il Lecce è un bivio, la vittoria potrebbe condurre verso la strada della speranza di un primo posto, una sconfitta schiaccerebbe a terra ogni sogno di promozione diretta, perché il Foggia andrebbe a 5 punti e, a 11 giornate dal termine, diventerebbero tantissimi da recuperare, e quindi bisognerebbe, senza fasciarsi la testa, preparare i play off; un pareggio permetterebbe di rimanere alla stessa distanza e il primo posto non svanirebbe del tutto.
L’imperativo è vincere, senza se e senza ma, senza altri pensieri… ma, ragionando razionalmente, se alla fine di tutto arrivasse un pareggio sarebbe meglio di una sconfitta.
Questo però non significa che bisogna fare calcoli, perché è la vittoria che serve: la meritano i tifosi e la società. E la meritano tutti quelli che non ci hanno mai creduto abbastanza, perché vedere equivale a crederci incondizionatamente.
Ora chiudiamo per un attimo gli occhi e immaginiamo il Via del Mare alle 17:30: colore, calore e suoni… Poi immaginiamolo alle 19:45, oltre ogni logica: speriamo di aver partecipato tutti ad una grande giornata di sport, di calcio e di spettacolo.
Evviva il calcio. Buona partita a tutti.