LECCE (di M.Cassone) – Passano lente le ore, scivolano via al rallenty, oppure, volendo dirlo nel nostro meraviglioso dialetto, “chianu chianu”, e si avvicina il momento del fischio d’inizio di Lecce-Foggia.
È una partita di calcio che assume un significato importante per i leccesi che si giocheranno novanta minuti più recupero col cuore in gola, sia in campo che sugli spalti.
Negli ultimi tre anni sono state tante le delusioni, e la rabbia di ritrovarsi in una categoria come la serie C, senza nessun demerito appurato dal campo, è ancora viva e non subisce le lusinghe dell’abitudine.
Purtroppo negli anni scorsi, nonostante i sacrifici della vecchia proprietà capitanata dai Tesoro, e nonostante due finali, non si è riusciti a fuggire via dall’attuale situazione.
Ci riprovano quest’anno i giallorossi; sabato si arriverà ad un bivio con due segnali, “primo posto” – “play off”. Si arriverà in due, Lecce e Foggia…
Sarà una sfida entusiasmante, ricca di emozioni, quelle che solo il calcio riesce a regalare. Si giocherà in uno Stadio che i leccesi percepiscono come un “fratello maggiore”, contenitore di tanti bei ricordi, dove per gli avversari non è mai facile sentirsi a proprio agio. Di fronte, come abbiamo già detto, c’è il Foggia di De Zerbi, indicata da tutti, dall’inizio, come la squadra da battere. Giocano un bel calcio, sono veloci e pungenti ma lo sanno anche i calciatori rossoneri che non sarà facile districarsi nella tana dei lupi.
La squadra di Braglia ha tutte le carte in regola per desiderare ardentemente il balzo in vetta ed è lecito che i tifosi sognino di aggrapparsi a quel primo posto che manca ormai da tanto tempo.
L’importante è non dimenticare mai che comunque vadano le cose, ci saranno sempre altre possibilità per lasciarsi dietro questa estenuante Lega Pro. La B è lì, ad un passo, e se non si riuscirà ad entrare dalla porta, ci sarà sempre una finestra pronta a spalancarsi.
Evviva il calcio, speriamo che sabato sia una bella festa di sport e colore.
