Il Lecce reagisce ma non si rialza: a Ferrara sconfitta di misura

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FERRARA – Seconda sconfitta consecutiva, la terza stagionale, per il Lecce che dopo Pisa cade anche sul campo della Spal. Gara, però, decisamente diversa rispetto a quella di sabato scorso: i giallorossi approcciano bene in un match davvero divertente fino alla fine. Lanna mette mano al suo scacchiere tattico, disegna un 3-5-2 che offre buone risposte. Coda torna a guidare l’attacco, ma stavolta è proprio il bomber a tradire: tante, troppe, le occasioni create e non sfruttate dai salentini che, alla fine, pagano ancora una volta dazio.

Gabriel compie tre miracoli, il quarto però non riesce e nel finale di gara viene punito da Strefezza e dalla solita leggerezza difensiva. Al triplice fischio c’è da fare i conti con un altro KO che rischia di compromettere l’immediato prosieguo della stagione.

NUOVO MODULO CON LUCIONI&ZUTA – Non accantonati del tutto gli esperimenti tentanti contro il Pisa perché Lanna – guidato a distanza da Eugenio Corini – tenta una nuova mossa tattica per scuotere la difesa più bucata della zona playoff. Il Lecce si schiera con il 3-5-2: si accomoda in panchina Biagio Meccariello, al suo posto nel cuore del reparto ci va Leonard Zuta, insieme allo stakanovista Lucioni e Adjapong. Coda si riprende le redini dell’attacco affiancato da Stepinski, mentre capitan Mancosu torna titolare nonostante la dolenzia al retto femorale della coscia destra, scivolando nel folto centrocampo composto da Tachtsidis, Majer, Paganini e Calderoni esterni. Tornano in panchina Falco e Listkowski.

La Spal risponde con il collaudato 3-4-2-1 con Thiam in porta, l’ex Tomovic, Vicari e Sernicola in difesa, Strefezza, Esposito, Murgia e Ranieri al centro, mentre Castro e Valoti agiscono alle spalle di Paloschi. Arbitro di lusso per il big match della 14esima giornata: si tratta di Daniele Doveri della sezione di Roma 1.

INTENSITA’ – Primo pallone mosso dai padroni di casa, ma il primo tiro in porta è di marca salentina: è Coda al 4′, pescato da Stepinski, che inizia a prendere le misure, ma il suo mancino si spegne alto. Intense le prime fasi di gioco e al minuto 11 anche la Spal si fa pericolosissima. Brutto il pallone perso da Tachtsidis in mezzo al campo, ne nasce una ripartenza tutta qualità dei ferraresi che vanno al tiro dalla distanza con Sernicola: Gabriel la tocca appena per spedirla prima sul palo, poi in corner. La reazione del Lecce sta in un tentativo a giro di Mancosu: tiro debole e centrale. Al 23′ si infiamma Paganini: ottimo recupero palla sulla trequarti avversaria, l’ex Frosinone galoppa per tutto l’out destro, crossa basso per Coda che però angola troppo il piattone. Ma il pallone aveva già varcato la linea di fondo.

Ma il Lecce cresce: al 26esimo scivolone della difesa ferrarese, Stepinski lavora bene il pallone, serve Mancosu che costringe Thiam a lasciare i pali, il capitano dei giallorossi vede bene Majer al limite dell’area, lo serve, ma la conclusione dello sloveno viene deviata provvidenziale in angolo. Dalla successiva battuta di Tachtsidis, Lucioni ci arriva per primo di testa, ma il suo tentativo, anche se ben dosato, è centrale.

Break della Spal: calcio d’angolo al 34′, la palla resta pericolosamente in area, la recupera allora Paloschi che, da distanza ravvicinatissima, colpisce a botta sicura ma trova uno strepitoso Gabriel che gli nega il gol. Sul ribaltamento di fronte, Stepinski porta palla, vede l’inserimento di Mancosu, lo serve, ma il numero 8 spreca.

La gara è davvero bella. Predominio territoriale del Lecce, ma la Spal sa rendersi pericolosa: al 39esimo Calderoni perde ingenuamente palla sulla pressione di Strefezza, ne approfitta Castro che serve Murgia in area, ma il suo tiro viene respinto in corner da uno straordinario recupero di Mancosu. Nel frattempo spuntano anche i primi cartellini gialli: Tomovic e soprattutto Valoti finiscono nel taccuino dei cattivi.

Nel nel finale di prima frazione è sempre il Lecce a provarci di più: 44esimo, ottimo lavoro spalle alla porta di Stepinski, palla servita a Coda che dal limite dell’area tira bene, ma sfiorando soltanto il palo.

SERVIREBBE IL VAR – Si riparte senza cambi ma già con una ammonizione per Coda, troppo irruento. Il Lecce riparte dal gioco, ma è sempre la Spal ad andare più vicina al vantaggio: cross di Strefezza dalla destra, sul sul secondo palo c’è Paloschi che surclassa Adjapong e di testa colpisce il secondo palo della serata. Al 51′ episodio da consegnare alla moviola: iniziativi di Paganini che penetra in area avversaria, Sernicola lo bracca e lo tocca rischiando il fallo da rigore che poteva starci. L’azione si conclude comunque con un calcio d’angolo per gli ospiti.

Fase bollente della partita. Al 56′ gol del Lecce annullato per fuorigioco: Coda ci prova dalla distanza impegnando severamente Thiam, il portiere ferrarese respinge sui piedi di Mancosu che, però, scattato in fuorigioco, si vede annullato giustamente il vantaggio. Nuovamente pericolosa la Spal dopo l’ora di gioco: Strefezza vince il duello in velocità con Calderoni, crossa al centro dell’area dove è appostato Valoti che di testa di vede negata la gioia dall’ennesimo super intervento di Gabriel. Una manciata di minuti più tardi doppia occasione per Coda che prima spreca un colossale a-tu-per-tu con Thiam, poi cerca la battuta a rete da terra ma trova ancora una volta un reattivo portiere.

Nel frattempo parte la girandola dei cambi: nel Lecce Listkowski per Mancosu, per la Spal entrano Di Francesco, Missiroli e Floccari rispettivamente per Murgia, Paloschi e Valoti.

BOLIDE DI STREFEZZA – Al 70esimo spunto di Adjapong che vede l’are di rigore piena di giallorosso, crossa al centro dove prima di tutti arriva Stepinski che in torsione manca lo specchio per questione di centimetri. Il Lecce sembra vivere un momento di predominio territoriale, ma alla fine è la Spal a capitalizzare. Minuto 78: azione pericolosa dei padroni di casa, Paganini prova a liberare l’area, ma lo fa nel modo sbagliato, servendo cioè a Strefezza la palla che il numero 27 ferrarese trasforma in un tiro forte e micidiale. Stavolta nulla da fare per Gabriel che, nonostante i tanti miracoli, anche oggi deve raccogliere il pallone dalla sua porta.

Corre ai ripari Lanna che da casa recepisce i dettami di Corini: triplo cambio con fuori Stepinski, Paganini e Majer, al loro posto Pettinari, Falco ed Henderson. Il gol preso, però, pare smorzare le velleità dei giallorossi, caotici e poco lucidi nel finale. Nei tre minuti di recupero c’è solo un calcio di punizione di Falco, dai cui sviluppi ancora una volta Lucioni ci arriva di testa ma colpisce la parte alta della traversa. Cala così il sipario al “Mazza”.

IL TABELLINO

SPAL (3-4-2-1): Thiam, Ranieri (44’st Salamon), Tomovic, Esposito Sal., Valoti (28’st Missiroli), Paloschi (28’st Floccari), Murgia (21’st Di Francesco), Sernicola (21’st Sala), Castro, Vicari (C), Strefezza. A disposizione: Minelli, Gomis, Okoli, Esposito Seb., Spaltro, Dickmann, Brignola. Allenatore: P. Marino

LECCE (3-5-2): Gabriel, Lucioni, Paganini (38’st Falco), Mancosu (22’st Listkowski), Coda, Adjapong, Stepinski (38’st Pettinari), Zuta, Calderoni, Majer (38’st Henderson), Tachtsidis. A disposizione: Bleve, Vigorito, Meccariello, Rossettini, Monterisi, Pierno, Bjorkengren, Maselli. Allenatore: S. Lanna

MARCATORI: 34’st Strefezza
AMMONITI: 40’pt Tomovic, 43’pt Valoti, 2’st Coda, 45’st Lucioni
ESPULSI: /
RECUPERO: 1’pt, 3’st

ARBITRO: Daniele Doveri della sez. Roma 1
Assistenti: Gaetano Massara sez. Reggio Calabria – Davide Moro sez. Schio
IV Ufficiale: Francesco Forneau sez. Roma 1

G. Serafino

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