LECCE – Avanti tutta, senza sosta, nonostante le difficoltà e gli incidenti di percorso. Nonostante gli infortuni dell’ultima ora e la positività al covid-19 di Eugenio Corini, il Lecce non molla la presa e l’obiettivo. Obiettivo stagionale ben chiaro, ma che si fa fatica anche solo a “pronunciare”.
E allora, si va avanti e, a volte, lo si fa anche a piccoli passi o a suon di tre pareggi di fila, due casalinghi con Venezia e Frosinone e uno in trasferta, quello di ieri, in casa della Salernitana. Capolista indiscussa per ben 11 turni e primato perso, a favore dell’Empoli, e per colpa del determinato Lecce. Sono nove per Massimo Coda e compagni i risultati utili di fila, squadra che può contare su un attacco stellare e lo dicono i numeri, quelli non sbagliano mai. Ben 27 gol siglati in 12 giornate di campionato, l’attacco più forte della serie B, solo l’Empoli ne ha segnati qualcuno in meno (22 per l’esattezza). In casa giallorossa non segna solo Coda, che ne ha fatti otto, o Stepinski a quota 4 o capitan Mancosu che ieri è arrivato a 5 (inclusi due penalty), ma vanno in gol tutti o almeno ci provano.
I gol subiti, invece, sono tanti: 15 e questo nonostante i numerosi miracoli del portiere Gabriel: in difesa bisogna migliorare o meglio nella fase difensiva, ma questo Corini lo sa ed anche il suo fidato vice, e amico, Salvatore Lanna in panchina all’“Arechi” al posto del “genio”. Guiderà i “suoi” sicuramente per più di qualche giornata in questo fine anno di fuoco, ma il Lecce è unito, fa gruppo e va oltre tutto e tutti. Vuole un campionato al top e non deve fermarsi. Sabato arriva il Pisa al “Via del Mare” e bisogna necessariamente ritornare a vincere: servono i tre punti, perché ora si è a meno 4 dalla vetta e a meno 3 dalla seconda, la Salernitana. Il Lecce c’è: c’è anche quando rallenta la corsa e c’è anche quando diventa maledettamente sprecone.