Il presidente Sticchi Damiani a Piazza Giallorossa: “I big? Non tratteniamo nessuno contro la propria volontà, mercato difficile”

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L'avv. Saverio Sticchi Damiani, presidente dell'U.S. Lecce

LECCE – Avanti tutta, oltre gli ostacoli  e con più entusiasmo di prima. Saverio Sticchi Damiani, presidente dell’Unione Sportiva Lecce, ospite della prima puntata stagionale di Piazza Giallorossa, su TeleRama, ha detto la sua, e lo ha fatto a tutto tondo,  sul momento del Lecce e ha analizzato  la prima gara stagionale con il Pordenone, pareggiata 0-0: “Abbiamo deciso di intraprendere un nuovo progetto tecnico che rende ancora più complicato un mercato già difficile, che è quello di provare a ringiovanire molto questa rosa, provando prendendo elementi giovani già funzionali per ben figurare in questa categoria e di proprietà. Tornando alla partita, è positivo già vedere una prima gara con tante novità e con tanti punti interrogativi: era una gara piena di insidie, sia perché –ha spiegato l’avvocato leccese- siamo un cantiere aperto e sia perché incontravamo una squadra consolidata che l’anno scorso fece un buon campionato ed è stata puntellata con due elementi importanti, Diaw in avanti e Calò a centrocampo, due giocatori di primo livello, ed il Pordenone era uno dei peggiori clienti da incontrare alla prima giornata”.

Mancosu, Falco e Petriccione –  “L’unico big è la maglia giallorossa, per il resto diciamo che ci sono calciatori bravi bravissimi, ma l’unico big è la maglia. In questo discorso ci sono, francamente, questi calciatori ed i loro agenti che si aspettavano un mercato particolarmente attento nei confronti dei loro assistiti, ma non si è creato tutto questo giro di richieste, che qualcuno poteva immaginare. Il mercato è strano, è fermo, quando leggo che ci sono 4 squadre su uno 5 sull’altro mi viene un po’ da ridere, è un mercato fermo dove chi si è fatto vivo realmente ha proposto uno scambio di prestiti. La posizione della società è chiara: possono andare se sono giocatori che manifestano la volontà di giocare altrove, questa è la prima condizione, la seconda è che ci sia qualcuno pronto a pagarli, noi non formuliamo richieste che possono essere da fremo per chi ha bisogno di questi calciatori. Noi non tratterremo mai nessuno contro la propria volontà. Il tema è che sono ragazzi ai quali in questo momento vengono riferite voci di mercato che per me sono gonfiate rispetto alla realtà, devono essere intelligenti loro ed in questo periodo di incertezza non sbagliare nulla dei confronti della società, la società li tratterà sempre bene. Io sono sicuro che accadrà questo sia che restino sia che partano”.

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