LECCE – “Se credo nella salvezza? Certo. Quando una squadra, come la nostra, gioca questo calcio dalla prima giornata, con le nostre difficoltà, si presenta a Udine e gioca ancora questo calcio, vuol dire che crede in quello che fa. Abbiamo qualcosa nell’anima, credo nell’anima, credo nel cuore e credo nelle favole. Credo che il calcio possa regalare delle cose inaspettate. Mancosu e Lapadula? Non hanno mai giocato tre gare in una settimana, nemmeno all’oratorio (sorride, ndr). Io sono orgoglioso di questa squadra e credo sia giusto arrivare a giocarci tutto in questi ultimi 90′”: così Fabio Liverani nel post match della gara di Udine che permette al Lecce di credere ancora nella salvezza.
IL MIRACOLO? – “Credo che la salvezza del Lecce sarebbe la più grande impresa fatta da me nel calcio. Troppe difficoltà, Babacar e Farias che forse hanno giocato 8-10 partite vere. Nel post lockdown abbiamo perso Meccariello e Rossettini, giochiamo solo con due difensori centrali. Credo che queste cose non siano mai successe a una neopromossa”.
L’ULTIMA BATTAGLIA – “Ultimamente non possiamo preparare le gare sul campo, lavoriamo sul video, vediamo come colmare quello che non si può fare, ringrazio il lavoro del mio staff che lavora sui dati costantemente sotto pressione”.
SMS A NICOLA – “Credo che oggi il campionato italiano sia stupendo. Si gioca la salvezza all’ultima giornata e la credibilità del calcio italiano credo stia aumentando. Si gioca e a me piace. Nessuno regala niente e la sfida Genoa-Lecce credo sia bellissima per gli appassionati di calcio, per chi ama il calcio”.