LECCE – Punto e a campo: il calcio riparte e questa volta veramente. Dall’incontro tra governo, Lega e Figc è infatti arrivata la decisione di riprendere. Si ricomincia, però, non con il campionato, ma con la Coppa Italia il prossimo 13 giugno. Una settimana dopo, sabato 20 e domenica 21 giugno, sarà la volta della serie A con i recuperi della 25esima giornata.
BUONE NUOVE – Qui di seguito il calendario con quelle che dovrebbero essere, salvo ulteriori modifiche, le nuove date di campionato e Coppa Italia. Si comincia sabato 13 giugno con Juventus–Milan (semifinale di ritorno, andata 1-1) alle 20,45. Domenica 14 giugno è la volta di Napoli–Inter (semifinale di ritorno, andata 1-0). Mercoledì 17 giugno si giocherà la finale della Coppa Italia tra le due squadre che hanno superato il turno.
SERIE A – Si giocheranno, quindi, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Inter-Sampdoria e Torino-Parma: spazio poi dal 22 al 24 giugno al “filotto” in cui scenderà in campo anche il Lecce di Fabio Liverani. Sono attese a riguardo le conferme ufficiali.
PAROLA A SPADAFORA – “E’ giusto che il calcio riparta, così come tutto lo sport. La Serie A riprende il 20 giugno e il mio auspicio è che nella settimana precedente si possa giocare la Coppa Italia”, ha detto Spadafora, che oggi ha poi ribadito l’intenzione di pervenire ad una riforma completa dello sport entro agosto. “Non voglio perdere l’occasione che viene data da una legge delega approvata dal precedente governo, che ci consente di riformare tutto il settore, ad esempio quello dei lavoratori sportivi, che è un mondo straordinario, con centinaia di migliaia di persone che vi dedicano la loro vita e non hanno alcun tipo di tutela. Queste ed altre cose saranno presenti nella riforma che approveremo entro agosto”. Proprio oggi alcuni lavoratori del settore hanno dato vita ad un flash mob davanti allo stadio di San Siro, a Milano. Vestiti da tennista, judoka o nuotatore, hanno alzato al cielo i simboli del loro lavoro: la bicicletta, il pallone, la racchetta, per chiedere più diritti.
Il calo della curva dei contagi era condizione indispensabile per decretare il disco verde alla ripresa delle gare, dopo quella degli allenamenti: a spianare la strada è stato l’ok del Cts al protocollo messo a punto dalla Figc. “Nei momenti più difficili -ha ricordato oggi Spadafora- quando c’erano i dati più alti della curva, ho pensato di non farcela. Ancora adesso, infatti, incrocio le dita perché il campionato possa andare avanti fino alla fine come previsto”.
Resta d’altronde confermato “l’obbligo della quarantena di un soggetto positivo e quella conseguentemente precauzionale di tutto il resto del gruppo-squadra”.