LECCE – “Sto bene e mi interessava tornare alla normalità dopo tanti mesi in cui siamo stati chiusi in casa. Mi ha fatto bene rivedere l’erba del Via del Mare. Sono carico e c’è tanta voglia di ricominciare. Non vedo l’ora di ripartire. Con i compagni ci siamo sentiti durante la quarantena, su whatsapp ci confrontavamo. Fa piacere ritrovarci anche in campo, il gruppo è fondamentale. Personalmente, ho visto la fame nei loro occhi: così il centrocampista del Lecce Jacopo Petriccione, 25 anni, in attesa della possibile ripresa del campionato di serie A.
CAMBIAMENTI – “Distanze, guanti e mascherine? Fa strano vedere queste cose, nessuno se lo aspettava. Non poter esultare con tifosi, curva e compagni va contro ogni immaginazione. Sarà difficile giocare d’estate ogni tre giorni. Sarà fondamentale il gruppo, è impensabile un undici sempre in campo per tutte le gare. Dopo tre mesi cambia tutto. Si ripartirà da zero, sarà un mini campionato. La testa? E’ la parte più importante, giocare a porte chiuse ti costringe a tirare fuori tutti gli stimoli. Abbiamo un obiettivo importante per noi e per la piazza, quindi non cambia nulla”.
I PLAYOUT – “Non penso sia giusto cambiare le regole. Spero di ripartire e concludere il campionato così. Partire con l’incertezza? Siamo nell’incertezza da due mesi, dobbiamo conviverci, ma bisogna finire il torneo.“Milan, Juve e poi gli scontri diretti? Non c’è nulla di scontato nel torneo. Con la nostra mentalità giochiamo così non tutte. Giocheremo come sempre anche contro Milan e Juventus. Lo scorso 11 maggio? Ho riguardato tutti i video del mio gol. Ho tatuato la data della promozione in A, è un momento che non dimenticherò mai. Ho visto tutti i video che mi hanno mandato”.