LECCE – L’Italia intera è nell’incertezza, “blindata” da ben 31 giorni e completamente assorbita dall’emergenza coronavirus. Il premier Giuseppe Conte è pronto a prorogare il lockdown almeno fino al 3 maggio (con la possibilità di autorizzare poche riaperture mirate, sempre nell’ambito di filiere essenziali) ed anche il calcio rischia di dover aspettare fino alla fine di aprile, o anche oltre, per la ripresa degli allenamenti.
Ancora nulla è certo e tutto sarà più definito prima di Pasqua: il governo deve ancora decidere e oggi ci sarà un nuovo incontro con la Figc tra il presidente Gabriele Gravina e il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Una cosa è certa: il pressing dei club è molto forte e diversificato; c’è chi preme per ripartire il prima possibile, chi per attendere e chi sembra del tutto a favore per lo stop definitivo della stagione.
Ovviamente, se dovessero essere confermate le indiscrezioni arrivate dal Governo, si va verso un prolungamento di 14 giorni delle attuali misure restrittive nel decreto valido fino a lunedì che prevedeva anche il divieto agli allenamenti. Nel mondo del calcio si pensa a delle vie di mezzo o meglio a delle misure intermedie: una prevede che i centri sportivi riaprano il 24 aprile, per la sanificazione e i primi test atletici, con allenamenti regolari solo dal 3 maggio, secondo i protocolli in via di definizione. Meno probabile è che si riparta subito, con le prime aziende protagoniste della fase 2, il 15 aprile con gli stessi nove giorni di transizione e sedute in gruppo a partire dal 24 aprile. Non è, comunque, da escludere che il via libera slitti addirittura al 4 maggio.
Nel frattempo, la Federcalcio scozzese ha decretato lo stop a tutte le attività fino al 10 giugno: si è deciso infatti di prolungare la sospensione, che pochi giorni fa, il 19 marzo, era stata decretata fino al 30 aprile, prima di essere prorogata, appunto, per altri quaranta giorni.