LECCE (di Carmen Tommasi) – Deciso, determinato e voglioso di fare bene. Il portiere brasiliano Gabriel Vasconcelos Ferreira è pronto a scendere in campo e a dimostrare tutto il suo valore per difendere la porta del Lecce, con le unghie e con i denti: “La prima parte del ritiro é andata molto bene. Sia a livello di quantità, ma soprattutto di qualità. Abbiamo disputato un buon test anche con il Frosinone. Il ritiro -ha spiegato l’estremo difensore giallorosso, 26 anni- é andato molto bene, ma sappiamo che c’è tanto da lavorare e siamo a totale disposizione del mister per crescere ancora”.
CHE TIFO – L’ex Milan ha parole d’amore per i tifosi giallorossi: “I nostri tifosi a Trento? Loro sono una cosa bellissima. Ci ha fatto molto piacere vederli. Ci serviranno tanto in campionato, perché ci daranno lo stimolo per fare bene soprattutto nei momenti di difficoltà”.
TUTTO PRONTO – Essere il portiere del Lecce non è un ruolo di certo facile: “Se mi fa paura difendere una porta importante come quella giallorossa? Il mio lavoro non é difendere una porta, ma quello che faccio é tutto un lavoro di squadra. Bisogna dare il meglio in campo, sempre. Non saprei dire qual è l’attaccante più forte che avrei il timore di affrontare in massima serie . In serie A ci sono tanti attaccanti forti. Tutte le squadre hanno delle ottime rose e ci sarà da soffrire”.
CARICA LIVERANI – Gabriel è rimasto colpito anche dall’entusiasmo di Fabio Liverani: “Il mister? Una cosa molto positiva è che lui cerca di toglierti tutto, fino al all’ultima goccia di sudore e questa è una cosa molto bella per noi calciatori. Sono arrivato nel Salento con la consapevolezza e la voglia di dare il mio contributo per giocarci al meglio la serie A. Si tratta di un’occasione importante per ognuno di noi”.
LA PRIMA – C’è Lecce-Inter alla prima partita di campionato: “San Siro é bellissima e stimolante. Ti regala quella carica in piu. Ma noi dobbiamo fare il massimo ed in ogni gara non sarà semplice. L’Inter? O la incontriamo alla prima partita o all’ultima, è sempre la stessa cosa: bisogna sempre incontrarla. Sono sempre tre punti. Non si può scelgliere il calendario, purtroppo. Sono venuto qui con tanta voglia di fare bene. Dobbiamo fare la partita della vita e per me sarà sicuramente un’esperienza bellissima ritornare a San Siro. Siamo un gruppo coeso, mi hanno accolto tutti benissimo. Il talento ti fa vincere una partita, il gruppo un campionato, lo dico sempre. Deve essere così per noi quest’anno. La salvezza deve essere la vittoria del nostro campionato e la si conquisterà solo stando uniti”.