LECCE – Quota undici gol stagionali e tanta voglia di Lecce. Andrea La Mantia in punta di piedi è diventato un giocatore importante e fondamentale nel Lecce di Fabio Liverani: “Ovviamente l’undicesimo gol segnato con il Foggia è un bel traguardo. Sono contento perché sto facendo bene, devo continuare così e se i punti arrivano con i miei gol ben venga. La trasferta di Palermo? E’ l’unica nella quale –ha spiegato l’attaccante romano, 23 presenze in giallorosso- non sono riuscito a segnare sia per demeriti miei che per la bravura del loro portiere. Quella è stata una partita strana perché abbiamo preso gol dopo 4 minuti ma poi abbiamo fatto una buona prestazione, peccato non aver portato a casa punti che sarebbero stati importanti”.
IL CAMPIONATO E LIVERANI – “Il mister mi ha dato consapevolezza nei miei mezzi, mi ha fatto capire che senza sacrifico per la squadra i risultati non arrivano. E’ il gruppo che esalta il singolo e non il singolo che esalta il gruppo, Liverani ce lo ripete sempre. Nel calcio è tutto un fattore di testa, quando capisci che con la fatica arrivano i risultati ti scatta qualcosa. Il mister mi ha detto subito che se volevo giocare con lui dovevo fare la doppia fase, mi sono messo a disposizione e fino ad ora è andata bene. La strada è lunga e bisogna continuare su standard alti, la parte finale di campionato è quella più importante. Giocando sempre come prima punta avevo un atteggiamento diverso, dovevo fare meno lavoro difensivo. Quando sono venuto qui ho visto che si lavora molto nelle due fasi, lo faccio con piacere perché vedo che il lavoro che faccio viene notato da chi mi sta introno, giornali staff e società, e questo mi spinge a dare sempre il massimo. La massima serie? Non l’ho mai fatta e giocarci è il sogno di qualsiasi calciatore. Spero di arrivarci con il Lecce e di coronare questo sogno”.