LECCE (di Carmen Tommasi) – Un derby, Andria-Lecce, mal giocato e terminato con uno scialbo pareggio su un campo difficile. Una partita sofferta e combattuta che si è chiusa a reti inviolate. Un punto a testa che, vista la gara disputata dalle due formazioni, sta più stretto ai padroni di casa che ai giallorossi. Si è aperto così il girone di ritorno della squadra salentina allenata dal tecnico Piero Braglia, dopo l’1-1 nel primo match del 2016 a Rieti con la Lupa Castelli Romani. Per la rubrica “Le 4 d” -le quattro domande che ogni settimana poniamo al tifoso di turno per sondare lo stato d’animo della piazza attorno a capitan Romeo Papini e soci- questa volta abbiamo intervistato Eugenio Losavio, dottore in Scienze Politiche e forte appassionato della formazione giallorossa sin da piccolo.
Andria-Lecce 0-0: vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Per il gioco non espresso, il bicchiere lo vedo mezzo vuoto. Se il migliore in campo è il portiere, vuol dire che qualcosa non ha funzionato e sicuramente nella gara allo ‘Stadio Degli Ulivi’ qualcosa non è andato per il verso giusto”.
Qual è, a suo parere, il modulo ideale per questo Lecce?
“Secondo me il 4-3-1-2 può andar bene poiché consentirebbe agli attaccanti una maggiore assistenza in fase offensiva perché sono spesso ‘colpevolmente0 isolati da tutto il resto della squadra”.
C’è un giocatore che su tutti che comprerebbe per rinforzare la squadra?
“Non saprei indicare un singolo elemento. L’importante è che sappia dare il suo contributo per centrare l’obiettivo finale”.
Se guarda la classifica, dopo la prima giornata di ritorno, cosa pensa?
“Il campionato è ancora lungo. Basta crederci e non mollare mai!!”.