LECCE (di Carmen Tommasi) – Dopo il pareggio vietato ai deboli di cuore di Benevento, il Lecce si fa recuperare ancora una volta nei minuti finali. I padroni di casa vanno in vantaggio due volte, al 4′ con una spettacolare rovesciata di Mancosu e all’80’ con una punizione magistrale di Falco. Si lasciano, però, rimontare due volte dalle reti di Bocalon al 72′ e da Castiglia al 90′ (LEGGI QUI).
Le pagelle:
Vigorito: DISTRATTO. Ne prende altri due e regala il primo gol agli avversari. Può succedere. VOTO 5.
Fiamozzi: DECISO. Non sfigura quasi mai e la fascia destra, a dire il vero poco sollecitata, con lui è al sicuro. VOTO 6.
Lucioni: LEADER. Fa il suo per gran parte del match ed anche bene, ma poi perde colpi nel finale. VOTO 6.
Meccariello: SOLIDO. Aiuta e non poco i suoi: fa tutto bene o quasi, anche se nella ripresa appare molto stanco. VOTO 6.
Calderoni: PENDOLINO. Va su e giù sulla fascia, sembra instancabile ed è anche bravo in fase di copertura. VOTO 6.5.
Petriccione: ALTRUISTA. Uno dei migliori acquisti, sicuramente, del calciomercato estivo: quando cala lui, il Lecce perde tanto. VOTO 6.5.
Arrigoni: GENEROSO. Non è ancora il calciatore della scorsa stagione, ma si sta ambientando nella nuova categoria. Molto generoso e pragmatico. VOTO 6.
Scavone: CI PROVA. Fa il suo con grande generosità: corre e costruisce il gioco, ma non ha sempre l’idea giusta per fare la differenza. VOTO 6. (77′ Chiricò s.v.)
Mancosu: PIMPANTE. Molto bene nel ruolo di trequartista e secondo gol consecutivo, un altro eurogol. Avanti così. VOTO 7.
Falco: GIOIELLINO. Un assist, un gol e tanto altro. Palla al piede è uno spettacolo da ammirare, un elemento che fa bene a questo Lecce. VOTO 7.5 (85′ Venuti s.v.)
Pettinari: TROPPO BUONO. Gioca per la squadra e non si risparmia, ma è poco pungente e cattivo sotto porta. VOTO 6.
Allenatore Liverani: CONTESTATO. Serata strana e sfortunata, proprio come quella di Benevento: il suo Lecce gioca bene, segna e ha il pallino del gioco ma poi, anche questa volta, si fa rimontare per ben due volte. Sceglie di far entrare Chiricò, che si procura subito una punizione da cui nasce il gol di Falco, ma una parte dello stadio lo contesta. Si fa anche espellere per proteste. VOTO 6.
