LECCE – Il vicepresidente del Lecce Corrado Liguori, dopo essere intervenuto nel corso della trasmissione sportiva Lecce Channel su Telerama, ha spiegato come è nata l’idea di proporre a Renè De Picciotto di investire nell’US Lecce ma non si è sbilanciato sull’ormai famosa data del 2 luglio, sul mercato invece si è detto molto soddisfatto del lavoro che sta svolgendo il diesse Meluso.
- Mancano pochi giorni al 2 luglio, lei ha creato un tormentone intorno a questa data, ci vuole svelare qualcosa?
«È una data importante, ci saranno delle sorprese, nuove iniziative senza precedenti che riguarderanno anche la campagna abbonamenti ma non solo; sveleremo queste le novità, che saranno diverse, il 2 luglio e siccome sono scaramantico dico che basta pensare anche a quello che è successo l’anno scorso».
- L’argomento che in questi giorni sta catalizzando l’interesse dei tifosi del Lecce. La domanda è: Renè De Picciotto come ha conosciuto la realtà calcistica giallorossa, decidendo di investire? Ci può svelare qualche retroscena?
«Ho conosciuto il dott. De Picciotto per motivi professionali, ed è nata un’importante e vera amicizia condita da tanta stima reciproca. È una persona straordinaria, con dei valori importanti, gli ho proposto di entrare in società nel Lecce, visto che avevamo intenzione di allargare la base societaria, la mia proposta fu subito quella di fargli rilevare il 30% delle quote; dopo le dovute riflessioni ha valutato e deciso di entrare inizialmente con il 15% e si è riservato la possibilità di poter incrementare successivamente dopo aver conosciuto bene i soci e la realtà calcistica leccese. Dopo qualche mese ha deciso di incrementare al 30% dopo tutte le opportune verifiche e grazie anche alla grandissima empatia, oltre alla stima, nata con tutti i soci del club. Di questo siamo contentissimi e sodisfatti perché rispetta fedelmente i valori, la trasparenza, lo stile e la serietà della proprietà del club».
- Stadio, situazione attuale; quando i lavori più importanti, saranno rispettati i tempi previsti per il prossimo campionato?
«Per ottemperare agli obblighi richiesti per l’iscrizione al campionato di serie B, e in attesa di mettere a posto anche l’impianto di illuminazione, abbiamo valutato altri impianti ma ci siamo accorti che sono molte le società che hanno gli stessi problemi, abbiamo allora deciso di risolvere con le torri faro e quindi il Lecce giocherà da subito al Via del Mare. Sono certo che anche il Comune farà la sua parte per quello che deve in virtù della convenzione. I lavori? Stiamo programmando tutto e rispetteremo i tempi previsti».
- È lecito sognare uno stadio tutto nuovo per il Lecce?
«Al momento è un’ipotesi abbastanza remota, per non dire impossibile».
- Questione calciomercato cosa ci dice, oltre ai calciatori già acquisiti, in quali reparti arriveranno le altre novità?
«Siamo soddisfatti del lavoro svolto fin qui; la direzione sportiva si sta muovendo molto bene in totale sintonia con l’allenatore e con la società, abbiamo fatto degli incontri sia prima che dopo l’inizio delle operazioni e abbiamo le idee molte chiare. Gli arrivi di Haye, Chiricò, il riscatto di Riccardi rappresentano comunque delle operazioni importanti e sono in continuità con una politica che non si basa solo sui prestiti ma anche su calciatori di proprietà, che rispecchino il programma triennale che la società ha stilato dopo la promozione in B. Anche la quasi certa operazione con Pettinari va in questa direzione, è un attaccante che ha ben figurato in serie B e che, avendo 26 anni, rappresenta un ottimo investimento per il futuro. Per i prossimi arrivi e strategie non è un compito che mi compete, posso solo dire che la squadra sarà un mix di esperienza e gioventù in maniera tale che si possa ottemperare alle regole della B che preve 18 over, 2 bandiera, e il resto calciatori under».