LECCE (di Carmen Tommasi) – Passerella finale, giusta e gradita, per i membri dello staff tecnico del Lecce di Fabio Liverani che hanno collaborato in maniera silenziosa, efficace e preziosa accanto al vulcanico tecnico romano. Alla vigilia dell’ultima gara ufficiale stagionale si presenta in sala stampa tutta la parte integrante della “formazione” giallorossa composta da Manuel Coppola, Federico Fabellini, Maurizio Catantarelli e Luigi Sassanelli. Il primo a parlare è Manuel Coppola, allenatore in seconda, che domani dovrà sostituire in panchina lo squalificato Liverani. L’emozione è tanta, così come la concentrazione e la voglia di fare bene, anche se capitan Franco Lepore e soci per aggiudicarsi il trofeo dovranno battere con quattro reti di scarto la squadra di Pierpaolo Bisoli. L’ex centrocampista del Lecce, in giallorosso per una sola stagione nella squadra di Gigi De Canio, presenta il match di domani delle ore 18:00 al “Via del Mare”: “Abbiamo fatto una stagione importante sotto tutti i punti di vista, vincendo il campionato dopo sei anni e abbiamo portato il Lecce in B. Sarà una gara difficile contro una squadra costruita per vincere. Abbiamo visto che non possiamo concederci cali di tensione, la gara col Livorno lo dimostra. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione e dobbiamo fare la nostra partita cercando di mettere in campo quello che abbiamo preparato al meglio, come sempre, durante la settimana. Cercheremo di fare il massimo per vincere la gara. Sarà un Lecce che cercherà di fare la partita, giochiamo per vincere e non per partecipare. Faremo di tutto per aggiudicarci il ‘trofeo’”.
GRANDE EMOZIONE – ll vice Liverani si racconta e ricorda con il sorriso sulle labbra il “suo” ritorno nel Salento: “In serie B il Lecce lo ha portato mister Liverani e non io, ma da vice per me è stata la prima esperienza ed è stato bellissimo vincere subito. Accanto al mister ho imparato tanto, sia da lui che dai suoi collaboratori. Ritornare a Lecce è stato molto bello, sono legato a questa città e ho dei bei ricordi: l’anno della serie A in cui ci siamo salvati a Bari, tutti momenti molto belli. Anche se, poi, quando sei in questo ruolo -ha spiegato l’ex Cesena- è tutto diverso, è un altro mondo rispetto all’essere giocatore. Se sarò emozionato domani? Ora non ci penso (sorride, ndr), vedremo al fischio d’inizio. Le emozioni verranno tutte domani, stare in panchina come primo allenatore è tutto diverso, ma saranno sicuramente delle sensazioni forti. Il mio rapporto con Liverani è eccezionale, di amicizia e di grande rispetto, ci conosciamo da anni e mi ha allenato nella mia ultima stagione da calciatore, l’anno scorso a Terni. Ho smesso di giocare, ho appena compiuto 36 anni, mi dovevo operare e ho deciso di chiudere con il calcio giocato. C’è stata questa opportunità, lui mi ha voluto qui e per questo lo ringrazierò sempre. Con il mister, poi, abitiamo in un quartiere di Roma molto vicino, ci conosciamo da tempo…”.
La parola passa, poi, al preparatore tecnico Federico Fabellini che spiega in poche parole il suo ruolo: “Ci sono delle competenze diverse tra di noi, bisogna lavorare in sinergia e mettere a disposizione i propri punti di vista. Con il mister e con Manuel ci sentiamo anche durante la partita, cerco di ordinare le idee tra primo e secondo tempo. Oggi con i mezzi che abbiamo a disposizione è importante affidarsi anche ai numeri, agli avversari e bisogna studiare anche tutte le palle inattive durante la settimana. Questo, in sintesi, è il mio ruolo nello staff”.
Maurizio Cantarelli, preparatore atletico, si sofferma invece sulla bassa incidenza di infortuni stagionali nella rosa giallorossa: “L’infortunio di Riccardi è stato quello di maggiore entità che, poi, è stato un problema di natura traumatica. Per il resto, non c’è stato un grosso numero di infortuni muscolari. All’inizio c’è stato il problema di Mirko Drudi, quello di Mario Pacilli a gennaio e ora quello di Torromino. Siamo soddisfatti, perché siamo nella media e non abbiamo avuto particolari problemi. Per l’aspetto condizionale i ragazzi sono sempre monitorati, via gps sia nelle gare che negli allenamenti. Abbiamo avuto una cresciuta appena siamo arrivati che, poi, si è assestata. Il turno settimanale non ha permesso di avere alcuni valori, ma poi ci siamo ripresi. Il ritiro? Valutiamo alcune sedi ed in base al lavoro che vogliamo svolgere decideremo. Pensiamo di andare al Nord per avere delle strutture adatte a ciò che ci serve. A breve, verrà reso noto il programma e la sede”.
Spazio anche a Gigi Sassanelli, preparatore dei portieri: “Pippo (Perucchini, ndr) è un ragazzo molto equilibrato e la sua forza è il carattere, non è facile essere come lui in una piazza come Lecce. È cresciuto molto sulle palle alte e nella gestione della palla con i piedi. Può ancora migliorare, perchè apprende con velocità. In cosa può crescere? Nella gestione di certi momenti della partita…”.
Infine parla Claudio Vino, il team manager, che non si sbottona sulla sede del ritiro estivo dei giallorossi: “Dobbiamo ancora capire dove andare, firmare il contratto e prendere degli accordi. Comunque, anche se sapessi qualcosa in più in questo momento non ve lo direi (ironizza, ndr)”.