LECCE (di M.Cassone) – Il suo Lecce, nel giorno del suo 50° compleanno, ha vinto una gara importantissima a Bisceglie. Un regalo desiderato che è arrivato al termine di 94 minuti al cardiopalma, e lui ha potuto gioire come non mai. Parliamo del vicepresidente del Lecce, Corrado Liguori, che abbiamo intervistato poco dopo il triplice fischio del sig. Viotti che ha sancito il ventunesimo risultato utile consecutivo per la squadra allenata da Liverani che ora viaggia a 55 punti in classifica.
- Dott. Liguori, quale miglior regalo poteva ricevere per il suo 50° compleanno se non una vittoria conquistata gettando il cuore oltre l’ostacolo?
«Miglior regalo non ci poteva essere. Ringrazio di cuore i ragazzi, il mister, e tutto lo staff che mi hanno regalato questa grande gioia».
- Cosa ha pensato quando ha visto che mancavano pochissimi giri di lancette di orologio e il Bisceglie accelerava ancora?
«Ho sofferto tanto ma questo è il calcio. Non regala niente nessuno. In cuor mio, però, ero sicuro che avremmo portato a casa i tre punti, non potevo non festeggiare così».
- Una gara che è arrivata dopo una vigilia difficile, una vittoria di carattere, la vuole dedicare a qualcuno in particolare?
«Settimana intensa, trasferta complicata. Dedico la vittoria ai nostri meravigliosi tifosi ingiustamente estromessi da questa partita. Chi ha il Lecce nel cuore ha il diritto di vedere i propri beniamini, altrimenti non è calcio».
- Ci racconti la sua gara, le sue emozioni.
«Ero teso, con i miei figli accanto e con i miei compagni di avventura, Saverio, Alessandro, Silvia, Dario e Renè… la partita sembrava non finisse più».
- A Bisceglie c’era anche Renè De Picciotto, le ha detto qualcosa in particolare?
«È molto contento per la vittoria. Il calcio gli piace e mi ha confidato che oggi abbiamo vinto perché abbiamo un grande cuore. E quando si vincono queste gare… ».
- Ricorda un compleanno più bello di oggi?
«Il più bello sarò il prossimo (sorride,n.d.r.)».
- Infine, la Lega ha convocato voi e il Catania e ha redarguito il sig. Lo Monaco invitandolo ad abbassare i toni, cosa pensa di questa situazione?
«No comment».