LECCE (di M.Cassone) – Le emozioni si calcolano in attimi, si calcolano in possibilità e si alimentano nella speranza di azzerare ogni diversità, di attutire ogni disabilità rendendo ordinario ciò che delle volte, di fronte a problemi seri, sembra un monte insormontabile. E lo sport è una macchina attrezzatissima per far viaggiare tutti nello stesso mondo.
L’US Lecce da sempre attenta ai veri valori dello sport, veicolo unico per costruire ponti e azzerare distanze di ogni tipo, ha aderito al progetto Quarta Categoria; il programma, che regolamenta l’organizzazione dell’attività rivolta ad atleti con disabilità cognitivo relazionali, nasce da un Protocollo d’Intesa FIGC – CSI presentato in Senato lo scorso 18 gennaio.
L’amministratore delegato Alessandro Adamo ha accolto, presentando il progetto, nella sala stampa “Sergio Vantaggiato” del Via del Mare, i numerosi ospiti protagonisti, insieme a Valentina Battistini la Responsabile Nazionale Progetto 4° Categoria.
Sono inoltre intervenuti: Fiorella Di Lollo (Pres. Cooperativa Adelfia), Marco Calogiuri (Vice presidente Nazionale CSI), Antonio Pellegrino (Delegato Provinciale CONI), Stefania D’Elia (Responsabile Regionale Progetto 4° Categoria) e Roberto Russo (Capitano Lecce 4Special).
Il Lecce praticamente parteciperà, con una squadra che ha adottato e che si chiama Lecce 4Special al 1° Torneo di Calcio a 7 ufficiale della FIGC nella storia del calcio.
«Oggi annunciamo l’adesione dell’US Lecce ad un progetto molto importante, Quarta Categoria, progetto di inclusione sociale, realizzato dalla FIGC e le quattro leghe, tre professionistiche la lega dilettanti, più l’associazione arbitri, calciatori a allenatori, di concerto con il CSI ed è stato approvato dal Senato ed è stato firmato dall’allora presidente federale Tavecchio e dal Presidente del Senato Grasso, con entusiasmo abbiamo aderito a questa iniziativa di inclusione sociale volta all’avvicinamento dei giovani affetti da disabilità cognitive e relazionali al gioco del calcio, non potevamo esimerci; – Afferma Alessandro Adamo, AD dell’US Lecce – il calcio ha una funzione sociale e bisogna sempre partecipare a queste iniziative a questi eventi che favoriscono l’avvicinamento di ragazzi meno fortunati al gioco del calcio che non è solo un pallone che rotola ma è gioia, divertimento, passione e che coinvolge grandi e piccini. – Conclude Adamo – Ringrazio tutti coloro che hanno deciso di aderire e sono qui presenti e riconfermo l’impegno e la determinazione forte del club a seguire da vicino questa iniziativa e a stanziare tutte le risorse necessarie perché abbia successo e volga al buon fine».
«Il progetto è l’apertura da parte della FIGC di una divisione che accoglierà la diversa abilità, si chiama Quarta Categoria. Tutte le squadre partecipanti sono state adottate da un club professionistico. Oggi presentiamo il Lecce4Special. Questi ragazzi sono nati comunque con delle loro abilità e il pallone è il gioco più bello del mondo, e riesce a riunire 90mila persone in uno stadio. Questi ragazzi però guardano il calcio vedendo la propria maglia confiscata in una televisione, sapendo di non poter vestire mai quella maglia. I diritti però sono diritti per tutti, da quando veniamo al mondo – Afferma Valentina Battistini, Responsabile Nazionale del progetto – E grazie a tutti quelli che hanno voluto tutto questo i ragazzi potranno sognare. Quindi sono emozionata e onorata di accogliere il Lecce 4Special – Conclude Valentina Battistini – È un sogno che si realizza».
«Rappresento questa realtà che si muove in questo territorio e si occupa di riabilitazione mentale e di disabilità – dice Fiorella Di Lollo, Presidentessa Cooperativa Adelfia – E non posso che comunicare a tutti il nostro apprezzamento per questa iniziativa di grande valore sociale e culturale. Tra le nostre attività, una che sta andando per il verso giusto, è proprio quella sportiva, capitanata da Daniele Piscopello, lo sport riabilita, include, per noi questo progetto è un punto di arrivo ma anche un punto di partenza verso altre mete».
«Dopo aver visto la nascita di questo progetto in Senato e vederlo ora nella mia città è particolarmente emozionante. – afferma Marco Calogiuri, vicepresidente Nazionale CSI – Oggi inizia questo percorso e dico sempre che lo sport è un veicolo eccezionale. Oggi le due Coree si parlano intorno ad un tavolo e non di accordi nucleari ma di sport, ed è uno strumento che ha una potenza enorme. La straordinarietà della vita e cioè la disabilità molte volte viene vista come straordinarietà e invece è ordinarietà».
«Si tratta di un impegno così importante che è quasi superfluo parlarne. Lo sport che cos’è lo sport? Se non tracciamo una barriera tra sport e sport agonistico noi non capiremo mai cosa significa partecipare a una competizione, chi può partecipare a una competizione sa che deve faticare, sudare e lottare, deve dare qualcosa, perché dando prenderà, lo sport agonistico è lotta, solidarietà, amicizia, e impegno, risultato, soddisfazione, non tanto se si vince. L’importante è partecipare». Ha affermato il Delegato Provinciale CONI Antonio Pellegrino.
«Ho il privilegio e l’onore di poter collaborare alla realizzazione di questo percorso esperienziale. la risposta pugliese è stata bellissima, partecipiamo con tutte le squadre di serie B e serie C e siamo una delle 8 regioni d’Italia a partecipare. – Afferma Stefania D’Elia, Responsabile Regionale Progetto 4° Categoria – La nostra organizzazione prevede una giornata di torneo al mese a partire da febbraio. Tutte le squadre che sono state adottate dai club convergeranno su Bari; logisticamente abbiamo pensato fosse la sede migliore per il torneo, perché è equidistante dalle punte che sono Lecce e Foggia. Il torneo si concluderà a maggio, il vincitore prenderà una coppa a livello regionale e ci saranno altre attività a livello sociale. L’approccio a questa esperienza è un approccio bio-psico-sociale alla visione della disabilità e
delle diversità; tutte le persone partecipanti saranno valorizzate al massimo delle loro possibilità. Per noi scompare il concetto della disabilità e normalità ma siamo tutti espressione di vita e vogliamo moltiplicare le esperienze di vita dei nostri ragazzi».
Ha concluso con un bel “Forza Lecce” il Capitano della neonata squadra, Roberto Russo emozionatissimo.
La sensazione è che questo progetto viaggi sulla buona strada per regalare una possibilità, per donare un sorriso, a tutti, indistintamente dai problemi specifici che molte volte possono bloccare le ali di chi merita veramente di volare.