LECCE (di Carmen Tommasi) – Una sosta di campionato di un turno importante per il Lecce per più aspetti e con l’obiettivo di ripartire con lo stesso entusiasmo di prima. Il tecnico Fabio Liverani fa un mini bilancio sulla situazione della sua squadra che, alla diciassettesima giornata, riposerà: “Ad oggi, e lo dico a bocce ferme, credo che abbiamo fatto un buon lavoro -ha dichiarato l’allenatore giallorosso- ma possiamo ancora migliorare. I ragazzi hanno messo in cassaforte tredici risultati utili consecutivi (frutto di undici vittorie e due pareggi, ndr) e ciò è buono per avere un piccolo vantaggio sulle seconde. Tutto ciò significa che ci sono dei valori a tutto tondo nello spogliatoio. In questi giorni, stiamo recuperando qualche acciaccato: nelle ultime partite abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni elementi che potevano darci esperienza e personalità. In più, sono anche quindici giorni utili anche per far rifiatare chi ha spinto di più. Se guardo la classifica? No, ancora non mi soffermo a farlo…”.
Mister, ieri sera ha guardato il big match tra Trapani e Catania ?
“No, sono sincero nel dire che ieri sera ho guardato Napoli-Juventus. Meglio non vederle queste partite, soprattuto nel turno di stop (sorride, ndr). Ho visto solo il risultato del derby (2-0 per il Trapani, ndr) e non posso che dire che al momento i valori sono ben rispecchiati in classifica, senza dimenticare qualche altra compagine che possono insidiare le prime tre della classe. Finalmente ora tutti hanno le stesse partite disputate e si andrà fino alla sosta invernale con quattro partite per noi molto insidiose.”
A questo punto del campionato se la sente di parlare dei pregi e dei difetti della sua squadra?
“I nostri pregi sono sicuramente un gruppo forte nella sua totalità, dentro e fuori dal campo. In più, ci sono anche delle ottime individualità e tanta qualità, con margini di miglioramento. I nostri difetti? Non capire ancora quanto siamo forti come squadra ed il fatto di non capire che non possiamo decelerare nel corso delle partite. Abbiamo bisogno di correre tanto per 90 minuti: se riusciamo a maturare su questi aspetti diventiamo davvero forti”.
Chi tra i calciatori più giovani è stato per lei una sorpresa?
“Certamente da quando sono arrivato io Riccardi è stato quello che è cresciuto più di tutti, mentre Tsonev è tornato ai suoi livelli nelle ultime gare. I lituani Dubickas e Megelaitis non sono stati aiutati dalle tante trasferte con la loro Nazionale. Gambardella e Valeri devono ancora crescere, ma tutti devono dimostrare il loro valore I giovani devono essere supportati ed aspettati. Questo su di loro è un giudizio, quindi, non definitivo”.
Alla diciottesima giornata incontrerete la Paganese: che partita si aspetta?
“Domenica torneremo in campo a Pagani e andremo avanti fino a fine dicembre con quattro gare difficili e importanti. Il filotto di risultati utili ci ha permesso di avere solo un piccolo vantaggio sulle inseguitrici e questo significa che non possiamo gestire, ma che dobbiamo sempre spingere“.