LECCE (di Carmen Tommasi) – Più qualità nella quantità della prestazione per ottenere un risultato importante. Il tecnico del Lecce Fabio Liverani, come al solito ha le idee ben chiare su quello che pretende dalla sua squadra anche nel match di domani sera al “Via del Mare” contro la Reggina: “Come ho sempre detto, le gare non sono mai uguali e sbloccare una partita alla prima occasione cambia tutto. Ripeto, comunque, che quello che conta è la prestazione -ha spiegato l’allenatore romano- che ti porta più facilmente ad ottenere un risultato positivo. scopriremo solo sul campo se loro verranno qui per non prenderle. Ma per quel che ho visto della Reggina, loro senza chiudersi nella metà campo hanno sempre giocato per imporre le loro idee. Poi è chiaro che chi viene a Lecce attua un atteggiamento più guardingo, ma non credo che si snatureranno”.
OCCHIO AGLI AVVERSARI – L’ex Ternana si è, poi, soffermato sui singoli calciatori dei calabresi: “Conosco Di Livio, che ho allenato lo scorso anno a Terni, è un elemento davvero agile ed imprevedibile, bravo nell’uno contro uno (per la gara di domani il calciatore è in dubbio, ndr). Anche Bianchimano e De Francesco, però, stanno facendo molto bene. La Reggina fino ad ora ha praticato un buon calcio, senza troppi tatticismi, giocando le partite con le sue idee. Noi come al solito studiamo il nostro avversario, ma dobbiamo andare forti sulle nostre idee e sulla nostra convinzione“.
L’INFERMERIA – Il tecnico dei salentini entra più nello specifico del match contro gli amaranto: “Domani non avrò a disposizione Costa Ferreira e Marino che sono infortunati. Mancosu è disponibile, mentre per Di Matteo vedremo ma ci sono buone possibilità che ci sia (la conferenza si è tenuta prima dell’allenamento di rifinitura, ndr). Prima della gara di Siracusa avevo chiesto più qualità nella quantità e diciamo che sono stato accontentato. Sabato scorso abbiamo disputato i primi trenta minuti benissimo. Bisogna sfruttare le occasioni al massimo, perché non si sa mai che cosa può succedere in gara. Poi il tutto lo fa la prestazione, e a Siracusa siamo stati molto bravi in questo e dobbiamo continuare così: il risultato è quasi sempre figlio dell’atteggiamento. Cerchiamo il gol anche da calcio piazzato anche perché proprio contro i calabresi è arrivato il mio primo gol in serie A, con la maglia del Perugia, direttamente da punizione. Cercherò di inculcare anche questo ai miei ragazzi (sorride, ndr)“.
IL FLOP AZZURRO – Un’ultima battuta, infine, è per la Nazionale Azzurra non qualificata ai Mondiali 2018: “Si tratta di una sconfitta di tutti noi, è un discorso più generale. Abbiamo dei problemi strutturali e di settore giovanile: questo lo diciamo da anni, ma ancora si fa poco. Non è un problema di stranieri, ma di qualità. Perchè le scuole calcio vanno aiutate per poter investire nella crescita dei piccoli. Come ho letto ultimamente, le società potrebbero versare il 10% del fatturato al proprio settore giovanile…”.