LECCE (di M.Cassone) – L’U.S. Lecce guarda avanti, guarda lontano, oltre lo steccato di una categoria che per ora la costringe ad una serie C che va stretta per mentalità, progetti e sogni.
Quest’anno c’è una nuova figura all’interno della Società di Via Col. Costadura, ve lo presentammo in anteprima (Leggi qui), è Pierluigi Valentini il direttore commerciale.
Lo abbiamo intervistato per capire bene quali sono le sue funzioni e le sue idee, quali saranno i prossimi passi del club giallorosso, e abbiamo scoperto che è un fiume in piena, uno tsunami di idee che nel momento in cui diventeranno “fatti reali” rivoluzioneranno il brand giallorosso e lo faranno sbarcare nel futuro, facendo in modo che il marchio Lecce sia sempre più vicino ai suoi tifosi ad incominciare dai più piccoli, rendendolo il valore aggiunto degli introiti societari.
- Direttore ci spieghi bene quali sono le funzioni del suo ruolo e quindi dell’area commerciale?
«Ci tengo ad evidenziare un concetto basilare: l’area commerciale curerà il rapporto con i partner commerciali, e voglio fare un distinguo importante. Spesso si dice “sponsor” e questa figura nell’immaginario collettivo è vista come se fosse un “bancomat” per la società, e invece ritengo che da quest’anno si debba dire partner commerciali che saranno protagonisti attivi della vita della società, quindi l’U.S. Lecce per loro non deve essere una spesa ma un investimento unito ad una opportunità. E dunque i nostri partner commerciali devono rientrare nell’ordine di idee che già tra loro stessi si devono creare delle situazioni simbiotiche di collaborazione. Ovviamente lavoreremo a stretto contatto con l’area marketing guidata dal bravissimo collega Andrea Micati».
- Cosa porterà di nuovo nel programma dell’U.S. Lecce, quali sono i progetti in essere?
«Ecco, qui partiamo dai nostri partner e dal metterli in contatto tra di loro; la prima delle mie idee è quella di organizzare un grande evento natalizio a loro dedicato, un “day partner giallorossi” ad esempio. Altra idea è quella di creare, in estate, grazie al supporto del nostro main sponsor Moby, una crociera giallorossa all’interno della quale ci sarà un workshop dedicato ai nostri partner commerciali in cui faremo un resoconto dell’annata sportiva. Inoltre organizzare una tappa dei Camp estivi proprio in questa crociera, alla quale potranno partecipare anche i tifosi, dove potranno avere la possibilità di stare con i calciatori; tutto a prezzi convenzionati e agevolati. Quest’anno i partner commerciali, uno alla volta, si presenteranno dettagliatamente con un video in diretta facebook sulla pagina ufficiale del Lecce, dove io li annuncerò e loro spiegheranno una speciale politica di convenzioni e di prezzi agevolati riservata agli abbonati comunicando direttamente con loro. Presenteremo inoltre ogni sponsor anche i più piccoli con foto sulla nostra pagina ufficiale, daremo a tutti la visibilità giusta».
- Ci saranno eventi ulteriori?
«Certamente sì. Vogliamo organizzare il Capodanno giallorosso coinvolgendo i tifosi del Lecce, poi il Carnevale giallorosso coinvolgendo tutte le scuole primarie di Lecce e provincia più tutte le scuole calcio, senza trascurare un aspetto importantissimo, quello legato alla beneficenza. Poi vorrei anticipare un progetto che ho in mente ed è molto importante. Parlo del Lecce Lab. Vogliamo creare una situazione che diventi punto di riferimento per il recupero dagli infortuni per la prima squadra e per il settore giovanile e scuola calcio, ma non solo, il nostro sarà un laboratorio che si aprirà al territorio, a tutti gli sportivi e tifosi giallorossi che potranno venire al Lecce Lab per curarsi a prezzi convenzionati e super scontati, tutte queste cose le vedrò attivamente da settembre perché per ora mi sto dedicando alla raccolta economica di sponsorizzazione. Sono però tutti progetti che ho in cantiere e mi sono già confrontato con la proprietà».
- State pensando a rilanciare il marchio, il brand che, visto il seguito dei tifosi giallorossi, potrebbe diventare importantissimo per il vostro progetto?
«Il marchio sportivo, il nostro brand, sarà di basilare importanza; ovviamente sarebbe utopistico pensare di farne uno nuovo in C. Di concerto con l’ufficio marketing decideremo di mantenere la commercializzazione che cureremo direttamente attraverso una “controllata”, in maniera da farlo non solo per le nostre squadre ma per metterlo a disposizione di tutte le società del territorio, in modo tale che possa diventare un altro autofinanziamento per la società. E per finire voglio parlare dei Lecce Camp, ai quali ho accennato prima: vogliamo strutturare dei “day” sul territorio, e creare una tappa del Lecce Camp nei giorni del ritiro della prima squadra nel luogo del ritiro, andando a realizzare un Lecce Village dove ci saranno giochi, vendita di merchandising e varie attività, assicurando così ai partecipanti e alle famiglie di fare una vacanza nella sede del ritiro e di stare a stretto contatto con i propri beniamini della prima squadra».
- Lei ci ha parlato di una raccolta sponsorizzazioni, come sta rispondendo il territorio?
«Stiamo lavorando per attrarre aziende da Lecce, Brindisi e Taranto, ma non solo perché sto prendendo contatti e contratti con aziende di tutta Italia perché il Lecce è un brand talmente prestigioso, riconosciuto e molto amato, da poter permetterci al di là della categoria attuale di avere rapporti commerciali con realtà nazionali. Questi sono tutti gli obiettivi sui quali sto lavorando a capo chino e sono solo i primi che vogliamo centrare. Se poi dovessimo arrivare presto in altre categorie più consone ala storia del club si potranno sviluppare progetti ancora più importanti. Ci tengo a sottolineare che già questi sono da un lato abbastanza innovativi nella proposta, dall’altro vanno a creare dei valori economici che non possiamo avere la velleità di coprire soltanto con le sponsorizzazioni o con lo svenamento continuo da parte dei soci; in un budget importante come quello del Lecce bisogna avere la capacità di mettere in campo idee innovative e alternative che permettano di trovare un plusvalore di risorse che può risultare decisivo per il raggiungimento degli obiettivi sportivi che voglia conseguire».