LECCE (di M.Cassone) – L’U.S. Lecce chiude l’anno in bellezza e festeggia le prossime speranze con due botti d’autore: Davis Curiale è tornato a essere Davis Curiale. Con due perle di pregevole fattura l’ex Trapani si lascia alle spalle la prima parte di una stagione che è da dimenticare.
Braglia inanella il sesto risultato utile consecutivo con 4 vittorie e 2 pareggi e chiede a tutti la pazienza giusta per lavorare in tranquillità anche quando qualcosa non andrà per il verso giusto.
Ora la palla passa ai tifosi, alla piazza, soprattutto a quella virtuale, che di solito di fronte al primo pareggio gridano allo “scandalo”. Ci vuole equità di giudizio e serenità nel formularlo. Bisogna capire che in serie C non ci sono squadre che giocano come il Barcellona e si vince soltanto soffrendo. Il Foggia a Martina ha vinto negli ultimi minuti una gara che rischiava di finire in parità… il Lecce ha vinto in rimonta su un buon Benevento, entrambe hanno dovuto sudare per “avere la meglio”. La squadra salentina è una buona squadra di serie C, sia chiaro a tutti; i giallorossi non sono brocchi quando pareggiano e non sono fenomeni quando vincono.
Occorre stringersi intorno al progetto societario e capire che nulla è dovuto: il calcio costa tanti soldi e sacrifici. E dovrebbe essere motivo d’orgoglio sapere di avere una società solida che vuole fare le cose perbene, ma non c’è nessuna certezza, tranne quella di esistere e di giocare nel panorama calcistico professionistico, e pazienza se la serie B arriverà tra qualche anno; ora stanno lavorando per provarci già quest’anno, ma ci sono gli avversari e tante componenti che potrebbero inficiare sul risultato finale. A gennaio arriveranno due o tre nuove pedine che Braglia posizionerà sullo scacchiere tentando di fare scacco matto al campionato… se accadrà sarà bellissimo, altrimenti si riproverà l’anno prossimo. Una cosa è certa: il Lecce c’è. Ha bisogno di qualche correttivo ma c’è, è vivo, è motivato, è forte di un gruppo che non vuole mollare di un millimetro. E questo deve essere motivo d’orgoglio per tutti. Il Lecce è lassù a ridosso della vetta, e ora può godersi qualche giorno di riposo. Poi ricomincerà il cammino su una strada in salita sognando di fuggire via da questa strana categoria.