LECCE (di Carmen Tommasi) – Il Lecce e Simone Ciancio sono pronti per l’ultima gara di campionato, con la voglia di vincere, ma con la testa già ai playoff. Il terzino giallorosso spera che quella di domenica con l’Andria al “Via del Mare” sia una gara attenta e giocata bene: “Si tratta di una partita importante, anche perché l’anno scorso, io non c’ero, ma ho saputo dai miei compagni che la sconfitta -ha spiegato il difensore, 29 anni- è pesata molto. Loro fecero il trenino? Si, sono ancora arrabbiati anche per questo gesto. Giocheremo per vincere, come tutte le gare, per poi prepararci al meglio per i playoff. Vincere aiuta a vincere …”.
JOLLY DI LUSSO – L’ex Alessandria, terzino destro di ruolo, ha giocato in più zone della difesa: “Ho dato la mia disponibilità al mister per giocare ovunque per il bene della squadra, poi sceglie lui ovviamente. Da centrale non ci giocavo da anni. A Pagani i primi 20 minuti non ho fatto bene, ma dopo grazie all’aiuto dei miei compagni e dal mister sono andato molto meglio”.
ALLA RICERCA DI …. PUNTI – La Fidelis Andria nell’ultima di campionato si gioca insieme ad altre squadre un posto nei playoff, proprio a Lecce: “Loro verranno qui per vincere, perchè devono fare punti per entrate nei playoff, mentre noi dobbiamo fare risultato per noi stessi, per il morale e per la tifoseria. Sarà una bella partita, che vinca il migliore. L’Andria l’ho affrontata anche l’anno scorso con il Cosenza, ma non ho giocato il match di ritorno perché mi sono fatto male”.
UNA LOTTERIA – Serve, insomma, il massimo impegno e voglia di fare bene: “Ho fatto i playoff solo un anno con l’Alessandria e abbiamo perso la semifinale con la Salernitana. Sono gare che, secondo me, vengono vinte da chi arriva più forte mentalmente e da chi sta meglio fisicamente. Vince chi sbaglia meno e non per forza la squadra più forte. Fisicamente stiamo bene e si è visto a Pagani, abbiamo corso fino al 90′ ed anche in inferiorità numerica. Vince chi sbaglia meno e non per forza la squadra più forte. Il mister ci ha dato serenità e tranquillità, possiamo fare bene e dire la nostra fino alla fine”.
RI-PENSANDO – Quello della formazione giallorossa è stato un campionato di alti e bassi: “Rimpianti? La partita che secondo me ci ha diviso le ‘strade’ è stata quella con il Francavilla: eravamo a più due, vincendo sarebbe stato un altro campionato o magari no. Quella gara è stata determinante. Per noi difensori con il nuovo allenatore cambia poco, anche se mister Rizzo preferisce verticalizzate di più. Prima cercavamo maggiormente il fraseggio e di addormentare la partita. La palla ce l’abbiamo comunque sempre noi, ma dobbiamo essere più veloci ad arrivare alle punte”.