Braglia vuole i tre punti: “Il Benevento? Serve una grande prestazione”

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BragliaMARTIGNANO (di Carmen Tommasi) – Non è un allenatore dai grandi proclami o dalle frasi ad effetto, ma Piero Braglia bada al sodo e per il big match di domani al “Via del Mare” chiede al “suo” Lecce una prestazione attenta ed importante: “Se domani vinciamo sarei contento per i ragazzi e per chi ci lavora attorno. Come ho preparato la gara con i campani? Non l’ho preparata semplice (scherza, ndr). Questa è una di quelle gare che si prepara da sola vista l’importanza dell’avversario, ma anche per il loro blasone. Sarà una gara che può determinare un sacco di cose e ci sta tutto il contrario di tutto. Hanno dei giocatori importanti e noi dobbiamo fare del nostro meglio per vincere. Senza dimenticare -spiega il tecnico giallorosso, 60 anni- che davanti a noi ci sono anche gli altri. Mi auguro che faremo una grande partita per dare una grossa soddisfazione a tutti. I punti di forza dei campani? L’ insieme, è il complesso ad essere importante. In più, forse, è la prima volta che hanno dei giocatori più adatti alla categoria, ottima squadra insomma”.

NIENTE PROCESSI – L’allenatore toscano ritorna a parlare della gara di Coppa Italia di Lega Pro persa mercoledì scorso. 1-0, con l’Akragas: “Non si possono fare processi per una partita di Coppa Italia, i processi si fanno, ma sulle cose serie e sul fallimento di un anno. Qual è il problema? Non si deve pensare che a noi sia tutto dovuto, ma non lo dico per me. Io vedo le cose a modo mio, ma dico solo che per ora devo solo ringraziare i ragazzi per come mi hanno accolto e per quello che hanno fatto fino ad adesso. Dopo la sconfitta, ho detto che la colpa era mia, magari è stata una mia mancanza nel non preparare bene la gara. Se sbaglio lo riconosco e non sono permaloso su nulla. A me non rimane dentro nulla, mi passa tutto subito. Dubbi di formazione per domani? No, nessuno. Penso solo alla partita, ma dico che dei ragazzi che hanno giocato in Coppa l’unico che domani scenderà in campo è Freddi. Rispetto a mercoledì in questi ultimi giorni hanno corso come dei disperati e questo mi fa capire che era un fatto mentale non aver dato il massimo contro la squadra di Legrottaglie, se non hai la testa al posto giusto nel calcio non fai grandi cose. Magari a qualcuno inizia a pesare il fatto che non gioca o che aveva aspettative diverse, ma ci sta. Per questo dico che se non hai la testa, anche se sei più bravo le partite le perdi”.

PAUSA E MERCATO – La finestra invernale di calciomercato potrà ristabilire nuovi equilibri: “Non è una partita che ti fa prendere delle decisioni di altro genere, quella di domani è una gara importante per noi e per la classifica, per altre cose no (si riferisce al calciomercato, ndr). La società ha le idee chiare. Dopo il match di domani ci riuniamo, parliamo e vediamo. La sosta di campionato utile per far riposare Moscardelli? No, fa bene a tutti. Sei giorni a casa non fanno male a nessuno, sempre se uno si sa comportare. Tutti hanno bisogno di riposo e a me parlare di un giocatore o due non piace. Quando si parla del Lecce, lo si fa da squadra e non da individui. Noi ci fermiamo solo una settimana e poi riprendiamo dal 28 dicembre. Facciamo tre doppie sedute, il 31 e il primo gennaio ci fermiamo e rientriamo il due. Perché durante la sosta devi fare un discreto lavoro per arrivare fino in fondo nel giusto modo. Ora pensiamo alla gara di domani, con la speranza che i ragazzi riescano a chiudere l’anno alla grande…”.

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