Rizzo sorride: “Giorno felice: i tifosi del Lecce vivono d’amore per la squadra”

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Roberto Rizzo, allenatore U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Ha gli occhi felici, è emozionato e quando inizia a parlare sembra avere un’intensa  gioia nel cuore. Il nuovo allenatore del Lecce Roberto Rizzo, salentino doc, si presenta con queste parole: “Questo è un giorno felice per me, bello, perchè mi riporta al mio passato e alla mia vita professionale legata a questi colori. Ma, questo, è un discorso di sentimenti che esulano dalla missione che mi è stata assegnata dalla società. Sono contento e ho il piacere di tornare ad allenare la squadra della mia città -ha spiegato il mister- sperando di contribuire a coronare il sogno di tutti. Vedo e noto che la contestazione, partita per il mio collega e finalizzata a lui poi si è allungata anche alla squadra. Certamente, questo percorso non poteva portare a risultati positivi. Le ultime due gare stagionali? Andremo in campo sempre per vincere, perchè non si può accendere e spegnere la macchina a piacimento. Dobbiamo giocare sempre con la formazione migliore e aiutarci a stare meglio con le vittorie. Abbiamo dei calciatori fermi per infortuni e acciacchi fisici, se riuscissimo a far stare bene tutti sarebbe ancora meglio, ovviamente…”.

RICORDANDO – Il nuovo allenatore giallorosso, subentrato all’esonerato Pasquale Padalino, ricorda il suo importante trascorso in giallorosso: “Sono andato via l’ultima volta incassando vari apprezzamenti, ma c’era l’esigenza della famiglia Semeraro di cambiare guida tecnica, questo nonostante io credessi scontata una riconferma. Di quella esperienza, di 11 anni, fa ricordo il bicchiere mezzo pieno: presi la squadra in una condizione peggiore di quella di oggi, con 12 punti alla 24° giornata. Abbiamo sfiorato la salvezza e resta questo il rammarico più grosso, questo al di là di quel che poi è stato il mio destino professionale”.

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Mister Rizzo e il diesse Meluso

IL TEMPO STRINGE – C’è una lotta importante da “abbattere”, quella contro il tempo: “Non abbiamo molto tempo a disposizione per lavorare, perchè giocheremo la prima gara  playoff il 21 maggio, tra un mese circa. Non possiamo disfare e rifare tutto, sarebbe da pazzi, ma possiamo cambiare atteggiamento di squadra, quello sì. Non butteremo quanto fatto di buono in questi 10 mesi, solo uno stupido potrebbe stravolgere un impianto di gioco come quello del Lecce. Questa è una squadra che tatticamente ha fatto sempre cose buone, ma se gli è mancato qualcosa dal punto di vista dell’atteggiamento in campo, ma cercheremo sistemare in fretta quest’aspetto”.

AMORE GRANDE –  Il pubblico giallorosso è stato troppe volte deluso dalla squadra, in questi cinque duri anni di Lega Pro: “Ho visto il Lecce solo tre o quattro volte allo stadio. Poi, l’ho rivisto solo in tv per una decina di volte. Dal punto di vista psicologico spero di togliere il malumore che inevitabilmente è arrivato anche dentro lo spogliatoio. Qui, c’è un pubblico che vive d’amore e che ha sostenuto la squadra in mille modi. La situazione attuale è di sofferenza, la squadra per questo deve capire che il pubblico è innamorato dei colori giallorossi e che sta soffrendo. In questo momento, è importante lavare il cervello a tutti da quello che è successo. Bisogna ripartire con nuovi stimoli e atteggiamenti positivi”.

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