LE PAGELLE, Lecce-Messina 0-1: promossi e bocciati tra i giallorossi

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LECCE (di Carmen Tommasi) – Il Lecce ritorna a giocare tra le mura amiche del “Via del Mare” e ospita il Messina dell’ex Lucarelli. Finisce 1-0 per i siciliani e ai giallorossi, a due gare dalla fine della stagione, non resta che salvare la “faccia” in attesa dei playoff. Al 21′ della ripresa gli ospiti vanno in vantaggio con Anastasi bravo a correggere in rete un tiro-cross di Musacci e per capitan Franco Lepore e soci iniziano (anzi continuano) i mugugni dagli spalti e la gara è tutta in salita. Nemmeno i cambi portano i salentini a raggiungere il pareggio. Il Foggia festeggia e blinda la serie B con il 2-2 di Fondi e la Curva Nord giallorossa continua a chiedere la testa di mister Pasquale Padalino.

Le pagelle:

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Filippo Perucchini e soci

FILIPPO PERUCCHINI: A PRENDERE IL SOLE. Per niente sollecitato per tutto il primo tempo e stesso discorso vale nella ripresa. Ne incassa uno e nulla può. Nei minuti di recupero si “butta” in  avanti e cerca di aiutare i compagni (gesto “disperato”?). VOTO 6.

SIMONE CIANCIO:  FA IL SUO. Sta bene fisicamente e lo dimostra disputando una gara diligente e senza macchie. Uno dei più positivi tra i suoi e sul finire del primo tempo sfiora anche il gol. VOTO 6.

MIRKO DRUDI: ACCIACCATO. Bene sulle palle alte ed in tutto quello che gli compete. Esce al 19′ della ripresa, anche perché in settimana aveva accusato un problema fisico. VOTO 6.

ANDREA ARRIGONI: JOLLY. Gioca in un ruolo non suo di centrale difensivo, a causa della doppia assenza di Cosenza-Giosa, e fai il suo dovere. VOTO 6.

FRANCO LEPORE: ROGNOSO. Fa legna a centrocampo e prova ad aprire il gioco, ma non sempre con buon successo. VOTO 5.5.

PEDRO COSTA FERREIRA: INAPPROPRIATO. Non è sicuramente la sua più bella partita in giallorosso nel compito di costruire e di ripiegare, ma di certo non sfigura del tutto. VOTO 5.

RADOSLAV TSONEV: SENZA IDEE. Non riesce a fare la differenza, se non in poche occasioni. Troppi palloni persi. VOTO 5.

GIUSEPPE AGOSTINONE: DEMOTIVATO? Torna titolare dopo un lungo periodo di assenza e prova a togliersi la “ruggine” dalle gambe. La voglia di fare bene c’è ed anche l’entusiasmo. Prova anche la conclusione al volo. VOTO 5.

GIUSEPPE TORROMINO: PIGRO. Fa fatica ad entrare in partita e si fa vedere poco per quasi tutto il primo tempo.  Idem nella ripresa. VOTO  5.

MICHELE MARCONI: UTILE. Ci mette l’anima ed anche di più, ma la giornata non è delle migliori per il suo Lecce. Va vicino al gol ad inizio ripresa. VOTO  6.

MARIO PACILLI: ESTREMAMENTE TIEPIDO. Cerca di dare qualità in avanti e di infastidire gli avversari, ma forse non è la gara giusta per le sue “corde”. Esce al 17′ della ripresa. VOTO 5.5.

Di Corcia
Sergio Di Corcia, allenatore in seconda

SALVATORE CATURANO (dal 17′ st): SAZIO. Nulla di che per tutto il tempo in cui è stato in campo. VOTO 5.

FERDINANDO VITOFRANCESCO (dal 29’st) s.v.

GIUSEPPE MAIMONE (dal 32’st) s.v.

Allenatore SERGIO DI CORCIA: LECCE, SEI SENZA ANIMA. Sostituisce lo squalificato Padalino ed il Lecce è costretto a cambiare modulo (passa al 3-4-3) per la doppia assenza dietro di Cosenza-Giosa. Le motivazioni sembrano essere davvero poche e i giallorossi sono  già con la testa (sbagliata) ai playoff). VOTO 5.

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