LECCE – Come un fiume in piena il vicepresidente Corrado Liguori, ospite della puntata 1388 di Piazza Giallorossa su Telerama, ha parlato (dopo un silenzio stampa durato un mese) spiegando le ragioni delle azioni della società. Ha spaziato dal silenzio stampa, al progetto tecnico, alla contestazione, settore giovanile e poi ha concluso con un appello a tutti.
SILENZIO STAMPA – “Voglio fare un attimo quella che è stata la genesi di questo silenzio stampa; subito dopo la partita col Foggia c’è stato un confronto; poi il mister ha incontrato vicino ai cancelli dei tifosi prima dell’allenamento. Successivamente abbiamo incontrato la stampa, portando a conoscenza tutti di quelle che erano le nostre decisioni e spiegando come erano andate le cose a Foggia. Poi abbiamo deciso, siccome il clima era troppo teso, che a parlare fosse solo il direttore sportivo, questo perché ogni parola poteva essere male interpretata. Non avevamo interrotto il dialogo per cattiveria ma perché c’era un clima di forte tensione, ma non siamo spariti, abbiamo preferito fare silenzio e lavorare sul campo ma per noi il rapporto con i tifosi è fondamentale. Nella vita chi prende decisioni può sbagliare, chi non ne prende non sbaglia mai, ma io preferisco fare parte della schiera di chi prende decisioni. La contestazione ci sta tutta, ma la società deve fare altri tipi di considerazioni. Come hanno reagito i calciatori alla contestazione? I giocatori hanno una grandissima stima non solo dell’allenatore ma di tutto lo staff tecnico, e nella mia breve esperienza non ricordo nulla di simile. La squadra è con Padalino”.
CINQUE ANNI DI INSUCCESSI – “La cosa che più ci fa male è il fatto di tornare al discorso dei cinque anni, noi li abbiamo patiti come tifosi. Noi siamo i primi a stare male se non vinciamo, e non dormiamo la notte per questo. I cinque anni li rispetto come rispetto tutto il periodo precedente però non mi senti di dare nessuna colpa che ci ha preceduto. Se ci fosse una società in possesso della ricetta magica, in grado di fare 100 punti e di vincere subito il campionato, sarei disponibile a ricevere lezioni. Il Foggia, premesso che ha fatto un campionato spettacolare, a 3 giornate dalla fine non ha la matematica; ha aspettato 19 anni, ha avuto un fallimento, ha fatto la serie D, ha resettato tutto, contratti e convenzioni, con questo ha potuto avere sede gratis, stadio gratis, perché quando una società fallisce tutto si resetta. Questo gruppo ha il grande merito di aver impedito che il Lecce ricominciasse da un campionato più basso e l’abbiamo fatto per la maglia. Aver perduto la finale col Carpi e poi con il Frosinone non deve essere la nostra spada di Damocle. Noi abbiamo un obiettivo e sono fondamentali programmazione, strategia, e un po’ di buona sorte; ci tengo particolarmente a specificare, che non si può barattare una strategia o una programmazione con un risultato altrimenti il progetto è morto in partenza. Il nostro obiettivo è quello di far ritornare il Lecce nel calcio che conta”.
SETTORE GIOVANILE – “Ci tengo a sottolineare che siamo molto orgogliosi del lavoro che stanno facendo i tecnici del nostro settore giovanile. Tutte le nostre squadre stanno facendo bene, non solo la Berretti di Luperto che ha vinto il campionato in anticipo”.
MAGGIOR RIMPIANTO – Rimpianti? Per onestà devo dire che un vero momento in cui ho pensato che avevamo sbagliato qualcosa non lo riesco a trovare, ma se devo muovere una critica al gruppo posso dire che in alcune partite importanti ha avuto un atteggiamento sbagliato. Siamo secondi e su 60 squadre (i tre gironi) siamo una delle migliori. Siamo un gruppo nuovo. Non si può mandare via un allenatore se lo spogliatoio sta con il mister e questo non vuol dire non rispettare il volere della piazza. Abbiamo ricevuto i complimenti da quasi mezza Italia dopo le gare con il Genoa e con l’Ascoli in Coppa Italia. Stiamo crescendo e tutta questa catastrofe non la vedo. Non abbiamo fatto lo stesso campionato del Foggia, questo è vero, ma ora dobbiamo pensare alla possibilità di andare in B attraverso i playoff. La gara in cui abbiamo perduto il campionato? Francavilla più di Foggia, perché in quel momento eravamo primi”.
REGOLAMENTO PLAYOFF – “Il regolamento dei playoff? Una norma può essere condivisa o meno ma siccome esiste bisogna solo accettarla”.
CRITICHE – “Criticare e contestare è sacrosanto, si può non essere d’accordo sui metodi dell’allenatore, della società, sul gioco della squadra ma quello che mi fa sorridere sono alcuni commenti di pseudo allenatori, pseudo addetti ai lavori, che sparlano forse perché si sono proposti e non sono stati presi in considerazione”.
MERCATO – Stuzzicato sull’operazione Agostinone ha commentato così: “Il costo dell’operazione Agostinone? Circolano cifre esorbitanti, assurde, per nulla veritiere. Agostinone è costato al Lecce 20 mila euro, non 120 come qualcuno ha scritto. Mentre l’opzione di riscatto se vogliono Contessa è fissata a 180 mila euro”.
MESSAGGIO – “Dobbiamo rimanere uniti: squadra, dirigenti, stampa e tifosi devono fare quadrato per vincere i playoff. Questo è il mio invito. Se siamo coesi sarà tutto più facile…”.