LECCE (di Carmen Tommasi) – “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”: questi i “versi” di una famosa canzone ed è stato proprio così per Filippo Perucchini. Il portierone bergamasco, classe ‘91, ha fortemente sognato, desiderato con intensità e voluto con convinzione il suo ritorno nell’amato Salento per indossare la maglia del Lecce, a cui si dice profondamente legato. Dopo una trattativa lunga ed estenuante, l’ormai ex portiere del Benevento, è ritornato in giallorosso in prestito secco via Bologna: “Eh si, finalmente sono a casa (sorride, ndr). Ormai è il terzo anno per me qui e sanno tutti -ha spiegato il giocatore, 50 presenze totali con la maglia dei salentini– quanto ci tengo alla piazza, alla storia di questa società e a questi colori. Torno qui, per cancellare le delusioni del passato, con più fame e con maggiore voglia. Io non mai perso la speranza, volevo tornare a tutti i costi. In alcuni momenti, ho avuto paura che sarebbe saltato tutto, ma non ho mai perso la speranza. Quando ho ricevuto la chiamata di Mercadante mi sono tranquillizzato. Una volta trovato l’accordo, per me, è stata una liberazione. Devo ringraziare la società, il presidente ed il Bologna per aver agevolato le cose ed i tempi”.
RI-ECCOLO – La voglia di essere subito protagonista in campo, dopo dei mesi difficili tra tribuna e panchina, è tanta e il portiere si dice pronto a farlo sin da subito: “Come mi sento? Ho avuto un problema fisico ad inizio stagione, ma da metà settembre in poi mi sono allenato regolarmente. Sono pronto, fisicamente sto bene e posso giocare subito. Il ruolo del portiere è diverso dagli altri, perché non è un giocatore di movimento e quindi, anche se non si gioca da tempo, non c’è il problema del ritmo partita. Sassanelli? Con Gigi (il preparatore dei portieri, ndr) in questi mesi ci siamo sempre sentiti, anche per un confronto. Tra noi c’è un rapporto stupendo, è una grandissima persona ed io, diciamo, che lo considero un po’ il mio maestro”.
VOGLIA DI … – L’obiettivo dichiarato del club di Via Colonnello Costadura è la serie B: “Visto da fuori il Lecce sta già facendo molto bene e noi, ultimi arrivati, cercheremo di dare una mano per centrare l’obiettivo. La mia speranza è di festeggiare con i nostri tifosi, con cui ho un ottimo rapporto. Sono nel pieno della mia maturità, quest’anno è molto importante per la mia carriera e ne sono consapevole. Il Via del Mare? Questo stadio e questo pubblico ti danno sempre quel qualcosa in più. Se ho qualche sassolino nella scarpa da togliermi? Nel calcio ci sono esperienze buone e cattive: l’ultima mia esperienza è stata negativa, ma ci sta, fa parte del gioco. Ora il pensiero è solo rivolto al Lecce. Dal punto di vista personale, è chiaro che per un portiere la continuità è importante, ma per me quello che conta è solo l’obiettivo finale con la maglia giallorossa”.