LECCE (di M.Cassone) – Il Lecce tutto nuovo di Padalino chiude il 2016 appollaiato alla vetta del Girone C del Campionato di Lega Pro e si ferma fino al 9 gennaio, giorno in cui riprenderà gli allenamenti in vista dell’incontro di sabato 21 gennaio contro il Melfi che si giocherà al Via del Mare alle 16:30.
Diamo un po’ di numeri del 2016 giallorosso iniziando da questo campionato e proprio dai punti in classifica di queste prime 21 giornate che sono 43 punti maturati grazie alle 12 vittorie (di cui 7 fuori casa), 7 pareggi, 2 sconfitte; il Lecce fino ad ora ha segnato 38 gol e ne ha subiti 19 ed ha una media punti di 2.047 (in questo campionato e non dell’anno solare che vedremo più avanti).
Facendo un salto indietro e ripercorrendo il 2016 dal primo gennaio ricordiamo e parliamo del Lecce di Braglia (che prese il posto di Antonino Asta il 12 ottobre dopo un avvio poco esaltante). Il Responsabile dell’area Tecnica Stefano Trinchera (ora in forza alla Virtus Francavilla) su indicazione della nuova guida tecnica attuò una mini rivoluzione e cedette Diop, Gigli, Kalombo, Lo Bue, Pessina, Suciu e Tundo e portò in giallorosso nelle prime ore del calciomercato il bomber Sasà Caturano, anticipando tutti, chiuse il mercato con Alcibiade, Mangione e Sowe.
Caturano andò a segno nella prima gara dell’anno il 10 gennaio a Rieti contro la Lupa Castelli Romani, cenerentola del campionato, ma la gara terminò 1-1 e fu una grande delusione per i tifosi e la società. Comunque quel Lecce collezionò 18 risultati utili consecutivi, la striscia fu interrotta da una bruttissima sconfitta interna contro il Matera (era il 3 aprile) che di fatto tagliò le ali alle speranze di un probabile primo posto, che svanì del tutto il 30 aprile quando a Benevento un Lecce irriconoscibile subì 3 gol e prese la via dei play off. I giallorossi chiuderanno il campionato a 64 punti (pari punti con la Casertana ma terzi in classifica per la classifica avulsa, con un gol in più), preceduti dal Foggia a 65 punti e dalla vincente del girone il Benevento a 70 punti.
Ottimo l’esordio nei Play off, al Via del Mare liquida il Bassano per 3-0; in semifinale però la squadra di Braglia si scioglie come neve al sole perdendo in casa la prima semifinale col Foggia per 2-3 e nel ritorno per 2-1.
Nemmeno il tempo di pensarci su e in casa Lecce inizia una vera e propria rivoluzione: Stefano Trinchera e la società di Via Col. Costadura (all’epoca ancora in Piazza Mazzini) si salutano.
L’undici giugno arriva il nuovo direttore sportivo che sceglie subito il nuovo allenatore: Pasquale Padalino. I due si mettono subito al lavoro. Nella voce rescissioni e prestiti vanno a finire nomi e contratti troppo onerosi per una società che vuole rinnovare tutti i quadri e mettere in sicurezza i conti; l’azione di sfoltimento riguarda Benassi, Camisa, Carrozza, De Feudis, Della Rocca, Herrera, Lo Bue, Morello, Papini, Rosafio, Salvi e Tundo.
Arrivano (in ordine alfabetico) Andrea Arrigoni, Salvatore Caturano, Simone Ciancio, Sergio Contessa, Mirko Drudi, Luca Fiordilino, Antonio Giosa, Lys Gomis, Giuseppe Maimone, Marco Mancosu, Mario Pacilli, Giuseppe Torromino, Radoslav Tsonev, Ferdinando Vitofrancesco e Antonio Vutov.
A metà luglio si parte per il ritiro a Cotronei (Crotone) prima e Roccaporena (frazione di Cascia in provincia di Perugia) poi, e Padalino può lavorare con la squadra al completo.
I tifosi rispondo con una campagna abbonamenti da record: Il numero compresa la “strenna natalizia” della Curva Sud riaperta è di 9281. La gara col maggior numero di spettatori e anche il migliore incasso è stata Lecce – Foggia (0-0) del 31 ottobre: 17.254 presenti per un incasso di € 137.530,20.
Il 30 luglio l’esordio nella prima gara di Tim Cup: vittoria sull’ Altovicentino per 2-1 e si va ad Ascoli per il secondo turno dove il Lecce vince ai calci di rigore per 7-6 dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. Nel terzo turno il Genoa vince a Marassi per 3-2 nonostante i giallorossi impressionino per la qualità di gioco espresso contro una squadra di due categorie superiori. Successivamente i salentini giocano la Coppa Italia di categoria: vince a Francavilla ai calci di rigore 4-5 dopo 1-1 ai tempi regolamentari e poi esce di scena a Matera perdendo al 90° a causa di un rigore molto dubbio per 2-1.
Il 28 agosto inizia con una vittoria il campionato del nuovo Lecce, 1-2 fuori casa contro il Monopoli, seguiranno le vittorie con Akragas 4-1 (in casa), 1-3 a Melfi, 3-0 col Catanzaro (in casa) e arriva il primo 0-0 con la Casertana al Via del Mare, vittoria 0-2 a Siracusa. Ad ottobre il Lecce affronta in casa la Reggina (vittoria 1-0), poi pareggia contro la Vibonese per 2-2 fuori casa, vince 3-0 con la Virtus Francavilla al Via del Mare prima di assaporare il gusto della prima sconfitta stagionale a Catania dove perde per 2-0, la settimana successiva nel derby casalingo col Foggia termina a reti inviolate (gara col maggior numero di spettatori 17.254 presenti e miglior incasso con € 137.530,20). Novembre inizia col pareggio a Fondi per 2-2, e prosegue con l’1-1 in casa col Cosenza, e termina con le vittorie a Castellammare di Stabia per 2-3 ed a Taranto per 0-1. Poi arriva un dicembre lunghissimo con sei gare e la seconda sconfitta stagionale: si apre proprio con lo 0-3 casalingo subito da un Matera cinico che gioca la gara perfetta, poi arriva la vittoria a Messina per 0-3, quella in casa per 3-1 con la Paganese, i due pareggi ad Andria (0-0) ed in casa col Monopoli per 3-3, finisce in bellezza prima della sosta invernale con la vittoria ad Agrigento contro l’Akragas per 0-2.
Terminiamo questa passeggiata tra i numeri dell’anno solare appena concluso dicendo che la media punti di tutto il 2016 è di 1,97 su 39 gare (19 in casa e 20 fuori) frutto di 21 vittorie (11 in casa e 10 fuori), 14 pareggi (6 e 8) e 4 sconfitte (2 e 2) per la somma di 77 punti grazie a 67 gol fatti (36 in casa e 31 fuori) contro i 33 subiti (14 e 19). Questo decreta che il 2016 è stato uno dei migliori per il Lecce: 5° posto dopo il 1928 (2,62) e gli anni 1972, 1973 e 2014, tutti con la media di 2,00.
Infine chiudiamo con i marcatori e le presenze: Salvatore Caturano 18 gol (più 2 nei play-off e 1 in Coppa Italia), Giuseppe Torromino con 8 (più 1 in Coppa Italia.), Davide Moscardelli con 7 (più 2 nei play-off), Franco Lepore con 6 (più 1 nei play-off e 2 in Coppa Italia.), Mario Pacilli con 5 e Marco Mancosu con 4 (più 1 in Coppa Italia.). I giocatori con più presenze sono stati Franco Lepore con 38, Salvatore Caturano con 34, Francesco Cosenza con 33, Abdou Doumbia con 28 e Marco Mancosu con 21. Il Lecce ha usufruito di 6 calci di rigore: 5 realizzati da Moscardelli, Lepore, Torromino e due da Caturano, solo uno l’errore dal dischetto (calciato fuori da Moscardelli). Ultima curiosità riguarda il ruolo dell’estremo difensore: in quella che abbiamo definito la porta girevole si sono alternati tre portieri: Marco Bleve (16 partite e 12 gol subiti), Filippo Perucchini (12 partite e 9 gol subiti) e Lys Gomis (11 partite e 12 gol subiti).
Ed ora non ci resta che vivere questo nuovo anno sperando che sia quello giusto per lasciare la Lega pro.