LECCE (di Carmen Tommasi) – La sfida allo stadio “Luigi Razza” tra Vibonese e Lecce termina 2-2. Va in vantaggio il Lecce, nel primo tempo, con un tiro fortunoso e deviato dalla difesa avversaria di Marco Mancosu, pareggia i conti in pieno recupero Andrea Saraniti. Poi capitan Franco Lepore rimette tutto in ordine segnando l’1-2. Il definitivo 2-2 arriva su penalty con Saraniti che batte il salentino Bleve. Dopo cinque k.o. di fila, quindi, i calabresi tornano a fare risultato proprio contro gli undici di Pasquale Padalino, oggi, poco brillanti e meno propositivi del solito.
Le pagelle:
MARCO BLEVE: SORPRESO: NE INCASSA DUE. Beffato dalla punizione di Andrea Saraniti, ma è lesto negli altri interventi. Provoca, poi, il rigore in uscita atterrando Leonetti e Saraniti, ancora una volta, non perdona. VOTO 5.
FERDINANDO VITOFRANCESCO: ALTI E BASSI. Nelle prime fasi del match è un po’ impreciso, poi prende le misure ed effettua un discreto lavoro sia in marcatura che in spinta. VOTO 5.5.
FRANCESCO COSENZA: VIGILE. Bravo in anticipo e sulle palle alte. Di qui non si passa, ma quando viene beccato in velocità soffre e non poco. VOTO 6.5.
ANTONIO GIOSA: ESPERTO. Sa essere sia elegante che ruvido, ma puntuale e concentrato. Forma una bella cerniera con l’amico Cosenza, anche se in alcuni tratti del match ha sofferto anche lui. VOTO 6.
SIMONE CIANCIO: SO AND SO. Si concentra prevalentemente sulla fase difensiva, ma non demerita del tutto. VOTO 6.
FRANCO LEPORE: CHECCO-GOL. Parte bene, poi rallenta e infine si riprende. Il capitano va vicinissimo al gol nel primo tempo su invito di Doumbia, ma sfiora l’incrocio dei pali. Poi, su punizione mette a segno il momentaneo 1-2. VOTO 6.5.
ANDREA ARRIGONI: DISCRETO. Esperienza al servizio del centrocampo: là in mezzo al campo la sua presenza si sente in termini di qualità e quantità, ma in maniera troppo discontinua per poter fare la differenza. Non è più quello di inizio campionato. VOTO 5.5.
MARCO MANCOSU: GENEROSO. Porta in vantaggio i suoi con un tiro fortunoso e deviato dalla difesa di casa. Per il resto, tanto impegno ed infinita dedizione per il bene del gruppo. VOTO 6.5.
ABDOU DOUMBIA: ON-OFF. Da “rubapalloni” si diverte ad avventurarsi in velocità fino al limite dell’area, ma non cerca quasi mai la conclusione. Conquista la punizione che manda in gol Lepore: non riesce, però, a fare la differenza sull’out destro. VOTO 6.
SALVATORE CATURANO: STRANAMENTE A DIGIUNO. Il capocannoniere del girone C, con otto centri, cerca troppo la porta e non scambia quasi mai con i compagni di reparto. Va vicino al gol di testa in due occasioni, ma impatta male. VOTO 6.
GIUSEPPE TORROMINO: CARICO, A TRATTI. Luci e ombre, ma combatte. Sempre pronto ad inserirsi senza palla in area nell’aumentare la pericolosità del suo Lecce. In calo rispetto alle prime uscite. VOTO 5.5.
LUCA FIORDILINO (dal 70’ st): TIMIDINO. Venti minuti e più di gara, ma oggi non gli bastano per far capire che con il suo grande talento potrà essere utile a questo Lecce. VOTO 5.5.
SERGIO CONTESSA (dall’80’ st) s.v.
MIRKO DRUDI (dall’85’ st) s.v.
Allenatore PASQUALE PADALINO: UN PASSO INDIETRO? Il suo Lecce non parte come dovrebbe ma col passare dei minuti prende le misure all’avversario e arriva il vantaggio. Poi, la matricola Vibonese “impara” alla grande a dire la sua e la gara finisce con un pareggio che rallenta la corsa dei giallorossi. Farà riflettere la scelta di richiamare in panca Mancosu per Fiordilino. VOTO 6.