LECCE – Marco Bleve ospite di Piazza Giallorossa ha fatto una vera e propria dichiarazione d’amore al suo Lecce, ai colori giallorossi, al suo stadio. Alla domanda “tra vent’anni quale maglia immagini di poter indossare ?”, senza esitare un istante e con gli occhi pieni di emozione ha risposto: “Quella del Lecce, non immagino altro”.
Il ragazzo di San Cesario classe ’95, che veste la maglia giallorossa praticamente da sempre si è raccontato nel corso della nostra trasmissione sportiva.
CARRIERA – “Avevo 9 anni quando iniziai ad indossare i guantoni per difendere la porta del Lecce. Ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile. Poi passai a Martina per fare esperienza; c’è una grande differenza nel difendere i pali di una squadra che lotta per l’obiettivo della salvezza, perché gioca a viso aperto, senza aver nulla da perdere, ed una squadra che lotta per obiettivi importanti, perché giochi sempre contro squadre che disputano la gara della vita contro di te. È stato il mio papà, anch’esso portiere (seppur non ha giocato mai a grandi livelli e lasciò per un problema al ginocchio) a farmi innamorare di questo ruolo. Prima di ogni partita mi dice due parole semplici – mi raccomando – (sorride, n.d.r.)”.
TITOLARE – “Si è avverato il sogno di una vita. Ho lavorato sodo e ho atteso questo momento in silenzio, in modo sereno ed educato, in un gruppo fantastico dove siamo tutti dei titolari. Con Gomis siamo molto amici e dividiamo la stanza; Chironi? È fortissimo, spero che anche lui trovi i suoi spazi”.
VIA DEL MARE – “Giocare al Via del Mare è un sussulto unico, ogni volta provo una sensazione indescrivibile, quando paro sotto la Sud e vedo tutto lo stadio colorato di giallorosso con l’immensa curva di fronte provo un’emozione unica e mi carico in modo propositivo e vedo gli avversari fare fatica a giocare in quella direzione. Per la potenza del boato e dei cori noi abbiamo quasi difficoltà a parlarci tra di noi, è un qualcosa di eccezionale”.
SIRACUSA – “Abbiamo ottenuto una vittoria importantissima su un campo difficile. Era allentato dalla pioggia e pesante. Le scelte del mister? Sono sempre fatte per il bene della squadra. Le mie parate e la fase difensiva? Non tocca a me giudicarle, io mi impegno sempre per dare il massimo così come fanno tutti i miei compagni. Ogni nostra vittoria è figlia del lavoro di tutto il gruppo”.
CLASSIFICA – “Ogni tanto la guardo è ovvio, però non serve nemmeno pensarci; noi dobbiamo fare il nostro dovere, dobbiamo pensare solo a noi, gara dopo gara, passo dopo passo, poi si vedrà”.