LECCE (di M.Cassone) – Abbiamo intervistato il dott. Alessandro Adamo, Amministratore Delegato dell’U.S.Lecce, all’indomani della chiusura del calciomercato (a pochi giorni prima dell’esordio casalingo contro l’Akragas) abbiamo fatto il punto della situazione con l’uomo che, nella stanza dei bottoni, è attento a far quadrare tutti i conti di una società giovane che affascina tanti sponsor oltre che tantissimi tifosi. Calciomercato, situazione societaria, futuro, campagna abbonamenti ed infine un pensiero per i suoi “compagni di viaggio” di quest’avventura chiamata Lecce.
- Calciomercato, si ritiene soddisfatto della campagna acquisti?
«Abbiamo sostenuto importanti sacrifici per mettere a disposizione i calciatori più idonei per il progetto tecnico della nuova stagione sportiva. Sono soddisfatto ma il giudice di ultima istanza sarà solo il campo di calcio».
- Situazione societaria: è palese l’impegno del vostro gruppo che mira ad avere un futuro tranquillo sotto l’aspetto economico. È soddisfatto del lavoro fin qui svolto oppure c’era qualcosa che bisognava fare e non è stato possibile portare a termine nell’immediato? Cosa la preoccupa di più da Amministratore Delegato: i costi di gestione per una rosa così importante? Oppure i problemi con l’erario derivanti da situazioni pregresse?
«Dopo il necessitato “tirocinio” della scorsa stagione abbiamo, da alcuni mesi, ben strutturato la Società attraverso una efficace distribuzione di compiti e responsabilità tra noi soci e dirigenti. Monitoriamo quotidianamente i conti prevedendone gli andamenti futuri. Grazie agli sforzi di tutta la proprietà l’US Lecce è oggi una azienda solida e sana. Il bilancio della gestione sportiva è solo una parte del nostro bilancio; non mi preoccupa oltremodo poiché da Amministratore Delegato valuto la gestione nella sua interezza, nell’aspetto economico, in quello finanziario e di gestione della liquidità. L’obiettivo a breve termine è completare il percorso virtuoso che da tempo stiamo percorrendo: siamo a un buon tratto del cammino».
- Quale dei calciatori arrivati quest’anno potrebbe rivelarsi decisivo nel corso del campionato? Una sua sensazione.
«Non ho particolari sensazioni sui singoli: viene prima di tutto il gruppo, poi i singoli. Si vince con il gruppo, non con i singoli calciatori. È sbagliato pensare di poter vincere il campionato con un solo calciatore: vero è, invece, che ciascuno deve mettersi a disposizione degli altri. Se si gioca per la squadra si può vincere, altrimenti la vedo dura».
- Quali sono i prossimi passi da compiere per accompagnare questa società nel futuro dopo aver pianificato una nuova sede ed una struttura di proprietà come la Cittadella dello Sport?
«La nuova sede sociale e l’accordo per l’acquisizione del Centro Sportivo di Martignano rappresentano il fiore all’occhiello del nuovo corso dell’US Lecce. Questi risultati, insieme agli altri illustrati prima, sono il frutto di un unico, grande presupposto: l’unione del gruppo proprietario e dirigente. Abbiamo la fortuna di essere coesi e complementari: ciascuno ha una sua idea, poi si decide insieme».
- Campagna abbonamenti, un dato eccezionale, cosa si sente di dire ai tifosi?
«Il dato degli abbonamenti sottoscritti ci commuove e ci dà una grande responsabilità verso i tifosi. Non finiremo mai di ringraziarli poiché ci hanno accolti con entusiasmo e tale entusiasmo ce lo confermano quotidianamente. Il Lecce Calcio non è solo nostro ma è di tutti i nostri tifosi, di tutta la Città, di tutto il territorio leccese, di tutti coloro che hanno i colori giallorossi nel cuore».
- Con un aggettivo, in modo simpatico, se dico Saverio Sticchi Damiani cosa mi dice? E se le dico Corrado Liguori? Enrico Tundo? E infine Stefano Adamo?
«Saverio Sticchi Damiani: fine stratega, abile mediatore. Corrado Liguori: la creatività al potere. Enrico Tundo: imprenditore innovatore. Stefano Adamo: un Maestro per tutti noi, anzi “Il Maestro”».
