LECCE (di M.Cassone) – È stato l’artefice di un sogno realizzato per tanti tifosi giallorossi: “Il Lecce ai leccesi”, una forte forma di campanilismo che occupa i pensieri di gran parte dei supporter delle squadre di calcio. Un sogno che attraverso quello che ha saputo costruire insieme ai suoi amici, che è difficile definire soci, per il rapporto fraterno che li lega, guarda lontano e mira a riportare il Lecce nell’olimpo del calcio nazionale. Parliamo del Prof. Saverio Sticchi Damiani. Leggendo il suo curriculum si rischia, metaforicamente, di subire i sintomi della sindrome di Stendhal. Nasce a Galatina l’11 maggio del 1975; consegue la maturità classica e successivamente la laurea in Giurisprudenza presso la Facoltà dell’Università di Lecce. Da lì inizia una brillante carriera che lo vede protagonista della scena nazionale e lo catapulta dall’altra parte della cattedra. I suoi studenti lo adorano, è il professore che tutti vorrebbero avere.
Nel 2006 convola a nozze con Marina. Serio, riservato e legato ai valori d’un tempo mantiene sempre un profilo basso. È un leader silenzioso.
La sua vita è costellata da una grande passione: l’amore per la squadra di calcio della sua città, il Lecce.
E nonostante i suoi molteplici impegni in giro per l’Italia legati alla sua attività forense, quando arriva il momento giusto per agire, mette in moto una macchina organizzativa di idee e uomini pronti a rilevare la società dalle mani dell’imprenditore originario di Spinazzola Savino Tesoro, che aveva espresso il desiderio di voler lasciare.
Con calma certosina e con convinzione sciabolatrice riunisce un gruppo di amici e crea i presupposti per iniziare una nuova avventura che vede la luce ufficialmente il 23 giugno 2015 con la presentazione alla stampa del nuovo progetto ed il passaggio di consegne con Tesoro.
Amicizia, rispetto, concretezza e unità di intenti sono le basi su cui poggia il nuovo corso del Lecce. Lui, Saverio Sticchi Damiani, è il “deus ex machina” di una fuoriserie che punta a tagliare prestigiosi traguardi. Diventa il Presidente onorario del sodalizio di Via Colonello Costadura.
L’anno primo si chiude ai playoff per la sua creatura e subito, senza perdere nemmeno un minuto, si mette al lavoro per trovare nuove soluzioni e nuovi capitali e per ricominciare a sognare… nasce così il nuovo Lecce, danzando sulla linea sottile tra sogno e realtà sulle note di “Attenta” dei Negramaro, una delle sue canzoni preferite. La “sua terra è la sua maglia” ed è tatuaggio scolpito nel cuore.
Il Presidente guarda altrove, verso orizzonti di categorie prestigiose, con il “quid” in più che lo caratterizza e con la voce di Giuliano Sangiorgi, suo amico, che lo accompagna in tanti viaggi… e non abbiamo dubbi su quale canzone dedicherebbe al suo Lecce: Solo per te.
Perché solo per il Lecce riuscirebbe a convincere le stelle a disegnare nel cielo infinito qualcosa di immensamente giallorosso.
https://www.youtube.com/watch?v=SyF2Ie_7WK0
