LECCE – Ferdinando Vitofrancesco sorride e pensa positivo per il futuro. Il difensore del Lecce, ex Alessandria, parla della sua prima gara ufficiale con la maglia giallorossa: “Sabato è stata la mia prima partita della stagione. Considerato che nell’undici sceso in campo eravamo quasi tutti nuovi e che a questo punto della preparazione, certamente, non potevamo avere i novanta minuti nelle gambe, si può essere soddisfatti. C’è stata qualche sbavatura, ma era la prima gara. E’ normale che brillantezza -spiega il giocatore, classe ’88- e rapidità arriveranno nel momento in cui vai a smaltire i carichi di lavoro effettuati in preparazione. Quello che mi ha colpito è il gruppo, che alla fine è quello che conta. Siamo già affiatati tra di noi e lottavamo su ogni pallone. L’intesa tra di noi non potrà che crescere con il passare del tempo. Ci vuole del tempo per conoscere sempre meglio i compagni, capire al volo i movimenti che fanno”.
SENSAZIONI – L’inizio, insomma, è stato dei migliori: “Ripeto, ho avuto una bella impressione, in campo c’era grinta e voglia di recuperare subito la palla. Questa sarà la mia prima esperienza nel girone C della Lega Pro. Quello che cambia rispetto agli altri gironi è il fattore agonistico, si gioca sui campi caldi e bisogna mantenere la giusta freddezza. Lo scorso anno con l’Alessandria sono riuscito a fornire 9 assist, possiamo dire che è una mia caratteristica. Mi da una grande soddisfazione mettere un compagno nelle condizioni di andare a rete, ricevere il suo abbraccio e ringraziamento. Sabato scorso è stato il primo impatto con il Via del Mare. Ci ho giocato da avversario con Perugia e Grosseto, è uno stadio che fa una certa impressione. Quest’anno sarà un onore per me giocare al Via del Mare indossando la maglia giallorossa e speriamo che alla fine riusciremo a toglierci delle grandi soddisfazioni. La prossima gara di Tim Cup con l’Ascoli? Rispettiamo tutti gli avversari, loro sono di una categoria superiore rispetto a noi. Lo scorso anno, raggiungendo la semifinale di Tim Cup con l’Alessandria, mi ha insegnato che quando c’è il gruppo e voglia di vincere non ci sono limiti.”