LECCE (di Carmen Tommasi) – Tira un sospiro di sollievo, accenna un sorriso e si complimenta con i suoi. Il tecnico Piero Braglia non può che gioire per l’importante e sofferta vittoria del suo Lecce, 2-0, contro il granitico Messina di mister Arturo Di Napoli: “Questa sera per la prima voglio fare i complimenti a tutta la mia squadra, perchè non abbiamo sbagliato nulla. Questa non era una partita facile -spiega l’allenatore giallorosso- anche perchè nel primo tempo abbiamo fatto un po’ di fatica. Stiamo crescendo in determinazione e voglia di fare risultato. Adesso, però, ciò che conta è continuare così. Se molliamo un attimino diventiamo abbordabili per tutti, questo ormai è chiaro”.
RIECCO IL GLADIATORE – A sorpresa Stefano Salvi è stato buttato nella mischia dal primo minuto per dare una mano al capitano giallorosso: “Papini gioca meglio con due mediani e non con tre. Se ho scelto di schierare Salvi è perché ho bisogno di un giocatore con le sue caratteristiche, anche se so -continua Braglia- che rischio un po’ visto che è appena rientrato dall’infortunio. Sono felice per la sua prestazione, così come di quella di tutta la squadra. Il modulo? Abbiamo giocato a quattro dietro. Ho chiesto a Freddi di aprirsi un po’ per andare a coprire quel vuoto che si creava alle spalle di Checco Lepore. Cosa non è andato bene? Non mi è piaciuta la gestione della palla nel finire del primo tempo: Abruzzese, Cosenza e Freddi mi hanno fatto arrabbiare in più di qualche circostanza. Abbiamo sbagliato troppo in fase di ripartenza e dobbiamo essere più bravi a trovare gli spazi per il passaggio. Questa sera, però, la squadra ha dato tutto ed è questa l’unica cosa che conta”.